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[2000] Zone a rischio di esondazione valutata dal punto di vista storico e geomorfologico ai fini urbanistici (Seconda fase) - Torrente Pioverna (Valsassina) e fiume Serio (Val Seriana)

Gruppo di ricerca: Liliana Grancini (project leader, IReR); Fabio Luino (responsabile scientifico), Giuseppina Tetamo (CNR-IRPI Torino); Antonella Belloni, Nadia Padovan, Filippo Novello, Nicola La Rovere (Regione Lombardia)

Committente: Regione Lombardia, D.G. Territorio ed edilizia residenziale

Periodo di svolgimento: maggio 1999 - maggio 2000

Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca

La prima fase della ricerca, affidata all’IReR dalla Regione Lombardia, nell’ambito del Piano delle Ricerche di interesse regionale 1997, è stata realizzata nell’ambito del PRIR ‘97 e ha interessato il bacino del Torrente Staffora.

La seconda, già prevista dal progetto iniziale, è stata condotta per i bacini idrografici dell’Alta Val Seriana (BG) e del torrente Pioverna (LC). La terza fase sarà condotta nel 2000 per il bacino idrografico dell’Alta Val Camonica (BS).

L'individuazione e la delimitazione delle aree maggiormente esposte al rischio d'inondazione è stata affrontata con un duplice approccio: storico e geomorfologico. Il primo sta assumendo un'importanza via via crescente: si rivela infatti molto utile poter disporre di un quadro conoscitivo dei fenomeni d'inondazione che si sono manifestati nel passato nelle medesime aree d'indagine, anche nel caso in cui l'area abbia nel frattempo subito trasformazioni.

Parallelamente l'analisi geomorfologica, evidenziando le zone altimetricamente meno elevate e quelle ubicate in corrispondenza di forme fluviali relitte, permette l'individuazione delle zone esposte al pericolo d'inondazione con una buona approssimazione, valutando per ognuna di esse il diverso livello di pericolo che si traduce in rischio non appena gli effetti dei processi naturali implichino un costo socio-economico. Tale costo è da valutarsi in relazione all'indice di valore attribuibile a ciascuna unità territoriale.

La ricerca storica sui centri abitati considerati si è sviluppata in quattro fasi così sintetizzabili:
1) Individuazione delle fonti d'informazione;
2) Raccolta delle notizie e reperimento della documentazione cartografica;
3) Analisi, verifica, selezione e restituzione sistematizzata dei dati;
4) Sintesi grafica.

La gran mole di dati raccolti ha dovuto essere necessariamente validata. La verifica ha riguardato soprattutto l'ubicazione dei siti citati nei documenti, la datazione dell'evento alluvionale e l'identificazione tipologica del fenomeno.
Per ogni singolo centro abitato le notizie sono state suddivise cronologicamente in una scheda storica, eliminando quelle poco significative, analizzando le rimanenti in modo approfondito, verificandone l'attendibilità non solo mediante le varie fonti che consideravano la stessa località, ma anche fra quelle che riportavano notizie su località attigue. Sono stati considerati anche tutti gli interventi sistematori effettuati lungo i corsi d’acqua.
La metodologia utilizzata consente, in modo semplificato, attraverso una classificazione di fattibilità geologico-tecnica del territorio, suddiviso in zone omogenee di urbanizzazione e di uso del suolo, di valutare il danno provocabile da un dato evento con un approfondimento di tipo qualitativo.
Per poter ottenere il livello di rischio a cui il territorio in esame è sottoposto, si dovrebbe scendere ad una scala di maggior dettaglio e, mediante un rilevamento strutturale, valutare il comportamento del singolo edificio e le sue caratteristiche costruttive e quindi la sua vulnerabilità. L’intero patrimonio edilizio interessato dovrebbe essere suddiviso successivamente in categorie con identico comportamento strutturale e valutato, in termini di danno atteso, con i relativi costi attualizzati degli eventuali interventi di miglioria o ristrutturazione, previsti per la mitigazione del danno stesso.
I risultati e le analisi della ricerca sono state in questa seconda fase informatizzate ai fini della prevista costruzione di uno specifico sistema informativo (99.74; TER/6/8).

Ultimo aggiornamento: 8 gennaio 2002


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