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[1999] L’esperienza lombarda nell’applicazione delle valutazioni di impatto ambientale: prima fase

Gruppo di ricerca: Liliana Grancini (project leader); Luigi Moriggi; Franco Realini, Claudia Beghi (Consorzio CO.ME.TA)

Committente: Regione Lombardia, D. G. Presidenza; Consiglio Regionale, D.G. Assistenza Legislativa, D.G. Programmazione e Relazioni Esterne

Periodo di svolgimento: febbraio 1999 - settembre 1999

Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca; Consiglio Regionale della Lombardia - IReR, L’esperienza lombarda nell’applicazione delle valutazioni di impatto ambientale: studio di casi. Fase 1 e 2, Milano, IReR, 2000 (Collana Ricerca Ambiente)

Link all'abstract della seconda fase di ricerca

La problematica degli effetti sull'ambiente derivanti dalle trasformazioni che le attività umane comportano, si sviluppa in base a differenti approcci sia di scala che concettuali. La questione di fondo che riguarda gli interventi, in particolare quelli strategici ovvero il percorso, di ricerca e decisionale (tecnico, amministrativo e politico), dovrebbe portare a concludere se un intervento è giusto o no, se è ammissibile o no, se le scelte per lo sviluppo sono sostenibili e infine nella fase di attuazione se le soluzioni tecniche, macro e micro, rendano compatibile l'intervento con l'ambiente. Il ruolo della VIA nel processo decisionale è legato al significato che si attribuisce al concetto di ambiente ovvero se lo si considera con l'approccio dell'ecologia umana o con quello prettamente "naturalistico". La valutazione e la verifica della "sostenibilità dello sviluppo" si può esaminare con un approccio settoriale (trasportistico, economicistico, ambientalistico, ecc.) o con un approccio globale verificando la possibilità di definire e individuare criteri e parametri specifici. Con queste considerazioni entrano in gioco anche le soglie di accettabilità di una strategia di sviluppo e della correlata politica di intervento e naturalmente anche chi decide e con quali strumenti e procedure si possa pervenire alle decisioni in merito. In questa ottica sono stati definiti gli obiettivi della ricerca per:
a) l'individuazione e organizzazione razionale dei contenuti delle diverse posizioni scientifiche, derivabili dalla letteratura e dagli studi disponibili;
b) l'arricchimento degli elementi necessari per migliorare la conoscenza delle caratteristiche e della dimensione degli oneri ambientali, legati alle trasformazioni dell'ambiente antropizzato, per ampliare le capacità/possibilità di intervento.
I contenuti di questo Rapporto finale costituiscono la conclusione di un'attività di ricerca che si è sviluppata nell'arco di due fasi delle quali, entro la prima si è affrontata una ricognizione del quadro normativo, si sono esaminati gli aspetti più propriamente teorici della questione, è stata esaminata una gamma di casi di studio per categorie e tipologie di interventi e opere. Nella prima fase sono state realizzate le seguenti attività specifiche:
a) sono state raccolte ed esaminate le principali normative in vigore a livello regionale e comunitario per la predisposizione di un quadro normativo di riferimento;
b) è stata effettuata la selezione ragionata e l'analisi critica della letteratura e degli studi disponibili nell'immediato, sul tema della valutazione d'impatto ambientale, a livello nazionale ed internazionale;
c) sono state esaminate le normative in corso di approvazione o in fase di proposta a livello regionale, nazionale e comunitario, disponibili in tempi compatibili con la durata della ricerca;
d) sono stati individuati una serie di potenziali casi di studio ritenuti significativi, per le diverse categorie di intervento;
Nella seconda fase si procederà a:
e) la selezione di casi di studio per i quali sia stata applicata la procedura VIA, verificando la possibilità di approfondirne i contenuti tecnici, in base alla documentazione esistente;
f) la selezione di un caso di studio per il quale non sia stata applicata la procedura VIA (anteriore alla emanazione delle norme) per la valutazione delle conseguenze che una applicazione ex post delle procedure vigenti avrebbe sulla qualità del progetto.
Gli interventi utilizzati come casi di studio sono stati selezionati entro una gamma articolata di situazioni, anche per quanto riguarda gli "ambienti" direttamente interessati dalle opere, in generale, che l'attuazione di questi richiede.
Le categorie di interventi riguardano il tema dell'accessibilità trasportistica, il tema della produzione e approvvigionamento di energia (centrali a carbone, termoelettriche, idroelettriche, nucleari), il tema relativo alla politica degli interventi per la localizzazione degli insediamenti per funzioni sovralocali (poli logistici integrati, poli fieristici, cash and carry - grande distribuzione, centri congressi, ecc.).
Sembra utile inoltre un opportuno richiamo alle premesse che hanno costituito il riferimento per la ricerca complessiva:
a) La problematica degli effetti sull'ambiente derivanti dalle trasformazioni che le attività umane comportano, si sviluppa in base a differenti approcci sia di scala che concettuali.
b) La questione di fondo che riguarda gli interventi, in particolare quelli strategici ovvero il percorso, di ricerca e decisionale (tecnico, amministrativo e politico), dovrebbe portare a concludere se un intervento è giusto o no, se è ammissibile o no, se le scelte per lo sviluppo sono sostenibili e infine nella fase di attuazione se le soluzioni tecniche, macro e micro, rendano compatibile l'intervento con l'ambiente.
c) Il ruolo della VIA nel processo decisionale è legato al significato che si attribuisce al concetto di ambiente ovvero se lo si considera con l'approccio dell'ecologia umana o con quello prettamente "naturalistico".
d) La valutazione e la verifica della "sostenibilità dello sviluppo" si può esaminare con un approccio settoriale (trasportistico, economicistico, ambientalistico, ecc.) o con un approccio globale, verificando la possibilità di definire e individuare criteri e parametri specifici (99.78; A/29; A/38).

Ultimo aggiornamento: 2 settembre 2002
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