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[1994] L'attività di educazione sanitaria in Lombardia (1988-1991)

Gruppo di ricerca: Dario Pucci, Marcello Cesa Bianchi , Alberto Martinelli, Gabriele Pelissero, Marisa Arpesella, Antonio Chiesi, Fabia Del Giudice, Fausto Massimini, Paola Negri, Nicola Pasini

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1994

La Giunta della Regione Lombardia ha affidato all'IReR una ricerca rivolta alla valutazione delle attività di ES svolte dalle Ussl lombarde negli anni 1988-91, attività censite di anno in anno attraverso un'ampia scheda di rilevazione, compilata dal responsabile della singola iniziativa in ogni Ussl, che ne descriveva i diversi aspetti: obiettivi, temi d'intervento, organizzazione e tipo di personale, risorse impiegate, destinatari dell'iniziativa, ecc. Il patrimonio di informazioni così raccolto nel quadriennio considerato assomma a circa 3500 schede di rilevazione. Caratteri fondamentali dell'indagine. Il primo riguarda il carattere prettamente empirico della ricerca; si partiva da ciò che era stato fatto concretamente dalle Ussl, la cui iniziativa in tema di ES è affidata alla sensibilità degli operatori rispetto agli indirizzi regionali e alla "lettura" dei bisogni del loro territorio di riferimento. Si trattava allora di compiere un'analisi critica di quanto era avvenuto, compiendo un primo sforzo di concettualizzazione e di classificazione delle numerose attività. Un secondo e conseguente aspetto concerne tipo e qualità dei dati e delle informazioni che erano state raccolte attraverso le schede compilate dagli operatori delle Ussl: la ricerca ha avuto anche il compito di riflettere sulla "base dati" disponibile e sullo strumento di rilevazione, e di proporre modificazioni anche profonde del sistema informativo esistente, per trasformarlo in un più complesso ed elaborato sistema informativo e di programmazione, capace di recare un contributo non solo alla qualità dei dati raccolti. Non tutte le potenzialità d'indagine sono state esaurite, il che è dovuto ai limiti temporali ed economici, alla complessità della ricerca e alle caratteristiche e limiti delle fonti di dati: il generico obiettivo di valutare le attività di ES effettuate si è quindi meglio concretizzato in un laborioso impegno di lettura critica e ordinata di una realtà complessa. Il prodotto finale deve essere considerato come un iniziale contributo alla chiarificazione di un processo ampio ed articolato, attivato da troppo poco tempo perché sia pensabile una completa maturazione del modello organizzativo e della stessa cultura su cui esso è fondato. La ricerca si pone quindi come uno studio di monitoraggio piuttosto che di valutazione ex post. La realizzazione sistematica di interventi educativi volti alla promozione della salute e alla correzione dei rischi comportamentali è infatti una complessa funzione (solo in parte realizzata) del servizio socio-sanitario regionale. Estrarre i programmi conclusi e sottoporli a giudizi avulsi dalla dinamicità del processo nel quale sono inseriti, sarebbe un'esercitazione suggestiva ma non sufficientemente utile; è invece più corretto concorrere ad incrementare la qualità degli interventi. La realizzazione e la sperimentazione del nuovo sistema informativo e di programmazione, unita alla precisazione di alcuni elementi programmatici contenuti nel dispositivo della delibera GR V/25897 21.7.92, consentono di ipotizzare nel prossimo triennio una positiva evoluzione dei metodi e della qualità della progettazione a livello locale, con i conseguenti effetti sull'efficacia dell'attività. (X,SOC/7/9)

Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2001
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