[1994] Riflessione sulla ricerca sociale e sue metodologie

Gruppo di ricerca: Giuseppe Gario, Alberto Martinelli, Antonio De Lillo, Nicoletta Cerrani, Giorgio Bersano, Luciano Di Pietra, Daniela Gregorio, Elvina Degiarde, Paolo Trivellato, Luigi Mauri, Stefano Draghi, Albino Claudio Bosio, Francesca Zajczyk, David M. Chavis, Raffaello Martini, Paolo Rotondi, Silvio Carta, Cesarina Colombini, Renata Sparacio, Ezio Munno, Ivana Borghini

Dati di pubblicazione: Milano, Regione Lombardia, 1995 (Quaderno dell'Osservatorio culturale, 15)

Il volume raccoglie i testi degli interventi e le relazioni prodotte dai gruppi di lavoro della seconda giornata del seminario di studio organizzato dalla Regione Lombardia e dall’IReR, svoltosi nei giorni dell’8 e 9 giugno 1994 a Milano presso il Palazzo della Regione e indirizzato a coloro che all’interno dell’Ente si occupano di ricerca sociale.

La riflessione ha affrontato le problematiche legate agli oggetti della ricerca sociale, alle metodologie e strumenti, come vengono utilizzati i risultati delle ricerche e come potrebbero essere meglio utilizzati.

Le due giornate di seminario si sono sviluppate intorno a tre punti nodali:

• la riflessione teorica sul ruolo della ricerca per l’ente pubblico, anche attraverso una ricostruzione dei cambiamenti intervenuti dagli anni Settanta agli anni Novanta;
• la ricognizione dei diversi approcci e metodologie della ricerca sociale;
• il lavoro di gruppo sull’applicazione delle diverse metodologie che, a partire dall’analisi di un caso, ha consentito un primo confronto fra le esperienze dei partecipanti. Nello specifico gli approcci metodologici, seguiti dalle relazioni dei gruppi di lavoro hanno trattato della ricerca quantitativa, qualitativa, valutativa, organizzativa e della ricerca progetto/intervento.

L’ambito in cui inquadrare le riflessioni emerse in questo seminario rimanda a una considerazione di fondo legata alla crisi dei rapporti da un lato tra istituzioni e cittadini, dall’altro tra istituzioni e ricerca. La prima tensione sottende questioni di efficacia ed efficienza nella prestazione dei servizi e soprattutto il modo stesso di porsi tra cittadini ed istituzioni. La seconda è contrassegnata dalla logica dei rapporti di forza che andrebbe sostituita con quella della cooperazione e del rispetto delle rispettive professionalità.

Solo migliorando la qualità della comunicazione tra i diversi attori del processo potranno migliorare anche i risultati della ricerca stessa.

Ciò comporta:

• sviluppare più sistematicamente il lavoro di raffronto delle esperienze di coloro che all’interno della Regione si occupano di ricerca in campo sociale;
• approfondire le metodologie di ricerca al fine di acquisire elementi teorici e pratici per una più consapevole valutazione delle potenzialità e degli strumenti della ricerca sociale;
• porre le basi per una nuova logica di approccio fra committenza e istituti di ricerca fondata su una maggiore consapevolezza degli obbiettivi e su una capacità di dialogo teso a massimizzare l’utilizzabilità dei risultati;
• studiare nuove modalità di diffusione delle esperienze dei relativi risultati delle ricerche. (x,GEN/26)