Gruppo di ricerca: Adolfo Carvelli, Gian Carlo Blangiardo, CeSDES
Dati di pubblicazione: Rapporto di ricerca, 1999
La ricerca affronta il problema dell’invecchiamento demografico nel contesto della realtà italiana e soprattutto in Lombardia. Ne vengono analizzate le cause, le implicazioni di natura sanitaria, le politiche e gli interventi attuabili in una società sempre più coinvolta da questo fenomeno.
Gli allegati e la cartografia tematica circoscritti al territorio lombardo interessano la maggior parte del volume.
A partire da una riflessione generale sul concetto di invecchiamento demografico, che presuppone e si differenzia da quello biologico, la ricerca analizza con l’ausilio di dati statistici le cause delle modificazioni della struttura per età che accompagnano tale fenomeno. Esse sono infatti il prodotto di una combinazione di fattori che interessano l’area della fecondità, della mortalità e dei movimenti migratori.
Nell’Italia di oggi gli ultrasessantacinquantenni sono saliti a 10 milioni, pari al 17,4% della popolazione, percentuale in continuo aumento nel futuro. Il fenomeno ha prodotto in Lombardia nell’ultimo ventennio significative trasformazioni nella struttura per età della popolazione. L’analisi del dettaglio provinciale segnala i massimi della presenza anziana nelle tre province di Pavia, Cremona e Mantova, mentre la minor diffusione spetta a quelle di Milano e Brescia.
I risultati ottenuti dall’elaborazione ed analisi dei dati statistici evidenziano come il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione sia ormai giunto nella realtà lombarda, così come nel più ampio contesto nazionale, a livelli tali da meritare un’attenzione strategica e operativa.
Tale fenomeno si propone infatti come una realtà incontrovertibile che richiede modifiche strutturali a livello sociale e di un atteggiamento diverso rispetto agli stereotipi che identificano l’anziano come la persona debole, destinata unicamente ad assorbire risorse dalla società. Una delle prime strategie viene identificata nell’educare i cittadini alla vecchiaia, soprattutto durante la loro vita attiva e nell’accreditare l’immagine dell’anziano in ”positivo” come soggetto di cui vanno valorizzate le esperienze e le potenzialità, cercando di definirne le modalità di coinvolgimento in attività finalizzate alla produzione o al soddisfacimento di bisogni collettivi. Ciò va visto all’interno della costituzione di interventi finalizzati a costruire nuovi equilibri, là dove un tale cambiamento della struttura per età avrà una forte influenza sulla domanda di programmi sociali pubblici secondo due linee contrapposte: un aumento della pressione sul sistema pensionistico e nell’area della cura e dell’assistenza sociale per gli anziani, e una parallela diminuzione di risorse nella formazione e nei programmi di investimento per i giovani. Altri settori fortemente influenzati dal fenomeno saranno quello del lavoro, dei consumi e del risparmio. La ricerca si conclude indicando alcune linee politiche e interventi che permettano di affrontare la nuova sfida che l’invecchiamento demografico lancia alla società del futuro. (97.70,SOC/2/11)
Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2001