[1995] Indagine sulla domanda di lavoro nel settore manifatturiero nel periodo 1994-1995. SIRPEL: Sistema integrato per la rilevazione permanente della domanda di lavoro nell'economia lombarda

Gruppo di ricerca: Giuseppe Gario, Marco Delugan, Paola Franco, Antonio Lentini, Giorgio Lampugnani, Marco Martini, Umberto Marvardi, Gianni Menicatti, Giuseppe Presutto, Federico Rappelli

Dati di pubblicazione: Milano, Regione Lombardia, 1995 (Osservatorio Mercato del Lavoro)

E' questa la terza "Indagine intersettoriale" sulla domanda di lavoro delle imprese lombarde del settore manifatturiero.

L'indagine ha interessato un campione statistico di imprese dei principali settori dell'economia lombarda, estratto dall'universo risultante dalla banca dati ASPO con la finalità di rilevare la struttura degli addetti al 31.12.1993 e, contemporaneamente, la struttura delle assunzioni previste nel corso del 1994 e 1995; addetti e assunzioni sono classificati secondo le stesse caratteristiche, in modo tale che sia possibile confrontare il flusso delle assunzioni con lo stock degli addetti in termini quantitativi e qualitativi.

In particolare l'indagine ha studiato le figure professionali ricercate dalle imprese, rilevandone diverse caratteristiche tra cui il titolo di studio richiesto, l'esperienza precedente, il livello di inquadramento e l'area funzionale prevista per l'inserimento del neo-assunto.

Le previsioni indicano che dopo anni di riduzione l'occupazione ha ripreso a crescere: le imprese lombarde con più di tre addetti prevedono infatti di passare dai 1356mila addetti del 31 dicembre 1993 ai 1382mila della stessa data del 1995: un incremento quindi di 26500 addetti, che riguarda soprattutto le imprese di piccola dimensione.

Alcune caratteristiche interessanti, tra le molte ricavabili dalla lettura dei dati, sono le seguenti:

• l'80% delle assunzioni previste riguarda persone con un'età massima di 32 anni, mentre il 73% riguarda persone con un'età superiore ai 20 anni;
• il 43% del flusso complessivo riguarda assunzioni di giovani alla prima esperienza lavorativa;
• nel 57% dei casi si richiede invece un'esperienza lavorativa precedente, che consente di evitare i costi di formazione e inserimento;
• il tasso di entrata previsto varia a seconda del titolo di studio: i più favoriti sono i laureati e i qualificati della formazione professionale, mentre decisamente in svantaggio sono coloro che non posseggono un titolo di studio specifico: le imprese utilizzano il ricambio occupazionale per qualificare la loro organizzazione
• le aree funzionali privilegiate per le assunzioni sono quelle produttive, di commercializzazione, di progettazione, di controllo di qualità, mentre, soprattutto per le imprese minori, i tassi più bassi di entrata riguardano le posizioni amministrative, di sistemi informativi e di gestione delle risorse umane.

In generale, le imprese prevedono di muovere nella direzione della "fabbrica corta", resa possibile dall'automazione integrata con i sistemi informativi, riducendo le tradizionali piramidi gerarchiche a favore di relazioni funzionali e di maggiore autonomia e responsabilità.

Le imprese tendono quindi a rafforzare le funzioni strategiche e a esternalizzare quelle di supporto. (94.01,SOC/3/28)