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[1991] Identità professionale e percorsi formativi delle dipendenti regionali

Gruppo di ricerca: Giuseppe Barile, Maria Cacioppo, Adriana Cannavale, Mirna Guerzoni, Joan Haim, Marilena La Fratta, Marina Piazza, Valeria Sborlino

Dati di pubblicazione : Milano, IReR, 1991

La ricerca si pone nell'ambito dell'interesse che l'IReR ha costantemente dedicato alla problematica del lavoro femminile e più in generale alla collocazione delle donne nella società italiana e lombarda. Di recente l'attenzione si è spostata, entro questo tema generale, al ruolo delle donne nelle organizzazioni, con l'obiettivo di avanzare, partendo dall'analisi di un contesto lavorativo dato, proposte valide a contribuire al superamento della sottovalutazione del lavoro femminile a livello sociale. In particolare l'attenzione si è focalizzata sul ruolo delle donne nelle amministrazioni locali, considerata l'esigenza, accolta anche a livello contrattuale, di formulare politiche per le pari opportunità nella pubblica amministrazione. Una prima indagine sul tema è stata svolta dal nostro Istituto e pubblicata nel 1989 a cura del Coordinamento per l'Occupazione e le Attività Produttive della Regione Lombardia con il titolo La dinamica del lavoro femminile negli enti locali. Obiettivo dell'indagine era l'analisi della condizione e dei percorsi lavorativi delle donne nel confronto con la condizione ed i percorsi maschili. Pur essendo l'indagine svolta su tre casi di amministrazioni locali (un Comune, una Provincia, e l'amministrazione regionale lombarda), la metodologia adottata era quella della somministrazione di un questionario ad un campione rappresentativo dei dipendenti delle tre amministrazioni. Una metodologia volta essenzialmente a quantificare il fenomeno della posizione differenziale delle donne nelle organizzazioni ed a fornire un primo schema delle spiegazioni possibili della collocazione delle donne ai livelli meno elevati della gerarchia. In tale indagine venivano inoltre formulati alcuni suggerimenti in tema di politica per le pari opportunità, in modo particolare per quanto riguarda l'accesso alle organizzazioni, la formazione sul lavoro e la mobilità interna. Il volume sviluppa il tema della collocazione e dell'identità professionale delle donne nell'ente Regione e delle possibili strategie di formazione volte a ridurre le differenze di ruolo con la componente maschile. La metodologia adottata è in questo caso più articolata: l'analisi parte infatti da un'elaborazione quantitativa dei record messi a disposizione dalla stessa amministrazione per fornire un quadro della struttura del mercato del lavoro interno. Segue una descrizione dell'ente che utilizza i paradigmi dell'analisi delle organizzazioni e, su un piano più qualitativo, l'analisi delle interviste in profondità somministrate ad un campione di donne presenti a diversi livelli della gerarchia. La parte più innovativa, infine, è costituita dall'utilizzo nell'indagine dei materiali prodotti durante l'attivazione di un laboratorio sperimentale di formazione cui ha partecipato un campione di donne, anch'esso diversificato per posizione nella gerarchia e qualificazione professionale. L'indagine, oltre ad evidenziare l'invariabilità della segregazione verticale (divisione dei ruoli nella gerarchia) e la quasi stabilità della segregazione orizzontale (divisione dei ruoli professionali), formula un insieme di proposte utili per migliorare l'accesso delle donne al sistema formativo regionale. (X,SOC/3/25)

Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2001
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