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[1988] La segmentazione degli iscritti alle liste di disoccupazione in Lombardia: caratteristiche individuali e offerta giovanile. Una proposta metodologica

Gruppo di ricerca: Adolfo Carvelli, Guido Gay, Carlo Magni

Dati di pubblicazione : Milano, Regione Lombardia, 1988 (Osservatorio Mercato del Lavoro)

Il piano di lavoro per questo studio delle caratteristiche qualitative della disoccupazione giovanile si è articolato in due fasi: in una prima fase sono stati rilevati dati amministrativi e indirizzi di un campione di circa 14.000 iscritti al collocamento lombardo, nella seconda è stato estratto un sub-campione di giovani a cui è stato sottoposto un questionario strutturato volto ad integrare le informazioni raccolte per via amministrativa. Come noto, oltre alle informazioni statistiche di sintesi, sono disponibili presso le sezioni di collocamento dati molto particolareggiati che permettono la ricostruzione della storia di lavoro degli iscritti a partire dal primo ingresso nel mercato del lavoro fino al ritiro definitivo, in relazione ad alcune caratteristiche personali dei soggetti - età, sesso, grado di istruzione, condizione familiare, qualifica professionale, disponibilità al lavoro - ed a variabili che caratterizzano la domanda di lavoro in un determinato periodo e in uno specifico contesto territoriale. La storia di lavoro dei soggetti tende ad influenzare le probabilità di permanenza nella disoccupazione e nell'occupazione. La ricerca mette in luce le potenziali distorsioni derivanti dalla mancata considerazione, nell'analisi delle modalità di accesso al lavoro o di permanenza nell'occupazione, delle esperienze di lavoro/non lavoro maturate nel corso della vita lavorativa.

L'indagine diretta su un campione di giovani tra i 14 e i 29 anni ha consentito di individuare caratteristiche strutturali ed effettiva collocazione sul mercato, ed ha rilevato l'esistenza di modelli di comportamento individuali fortemente differenziati ma riconducibili a tipologie di carattere generale. La ricerca evidenzia un duplice fondamentale ruolo della famiglia nei confronti dei giovani alla ricerca di occupazione: essa svolge funzione di "ammortizzatore sociale" in quanto, sostenendo in vario modo lo stato di inoccupazione del giovane, mantiene in buona misura al proprio interno le tensioni relative attenuandone l'impatto esterno; e fornisce poi in buona misura al giovane le informazioni relative allo stato del mercato, favorendone nei fatti l'incontro con la domanda di lavoro. I modelli individuali, infine, evidenziano la presenza delle condizioni poste dai giovani per l'accettazione di un posto di lavoro. La ricerca attiva del lavoro risulta nella maggioranza dei casi ricerca non di un posto qualsiasi ma di un posto con caratteristiche specifiche; tutt'altro che inconsistente (27,8%) è comunque la quota di giovani disponibili a qualunque lavoro. Scarse appaiono la propensione alla mobilità territoriale e l'accettazione di lavori non professionalizzanti; un interesse più elevato si ha per attività temporanee e a tempo parziale. Si adombra così l'ipotesi che la forza lavoro giovanile disponga in qualche misura di diversi gradi di libertà nella ricerca dell'occupazione e tenda ad utilizzarli. (X,SOC/3/14)

Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2001
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