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[1991] Il mercato del lavoro in Lombardia negli anni 80: un contributo per la pianificazione della formazione professionale

Gruppo di ricerca: Adolfo Carvelli, Michele Colasanto, Carlo Magni

Dati di pubblicazione : Milano, Regione Lombardia, 1991 (Osservatorio Mercato del Lavoro)

La ricerca, che l'Assessorato al Coordinamento per l'occupazione e le attività produttive della Regione Lombardia ha affidato all'IReR, rappresenta un momento di riflessione sulle modificazioni strutturali che il mercato del lavoro lombardo ha subito nel corso degli anni Ottanta e di definizione delle linee di intervento per la formazione professionale. La ricerca costituisce, sia pure in termini indicativi, un "modello" per organizzare il contributo dell'Osservatorio Territoriale del Mercato del Lavoro all'elaborazione del piano triennale di formazione professionale previsto dalla legge regionale. Essa si pone, inoltre, in continuità con il lavoro di ricerca svolto in questi anni tra l'Assessorato e l'IReR al fine di individuare linee per il riassetto complessivo delle politiche del lavoro e della formazione professionale nella prospettiva di un maggiore dialogo tra le funzioni dell'osservazione del mercato del lavoro, dell'orientamento, della formazione professionale e del supporto all'occupazione.

Le vicende economiche e sociali che hanno profondamente caratterizzato la nostra regione nel decennio appena concluso hanno comportato significativi mutamenti anche nella qualità dell'offerta di lavoro. La forza di lavoro con un più elevato grado di istruzione ha visto aumentare le proprie chances di successo nella ricerca dell'occupazione mentre, in particolare nei livelli di istruzione più elevati, la forbice delle possibilità di successo tra i due sessi ha mostrato una significativa contrazione. La rapidità di uscita della popolazione dalle forze di lavoro è risultata inversamente proporzionale al livello di istruzione posseduto. La domanda di lavoro, sotto la spinta dei settori produttivi e di un terziario in forte sviluppo per la massiccia diffusione delle tecnologie dell'informazione, ha realizzato un analogo miglioramento qualitativo nella struttura dell'occupazione. Tuttavia si sono registrati importanti segnali di non convergenza tra la formazione scolastica dell'offerta e i profili professionali richiesti dal mercato, che hanno evidenziato la presenza di margini di potenziale ancora inutilizzati della forza di lavoro. L'obiettivo delle politiche del lavoro deve tendere, quindi, al pieno utilizzo delle risorse umane oltre che alla loro qualificazione crescente.

E' in quest'ottica che si colloca la presente ricerca, come contributo ulteriore per il miglioramento degli interventi di politica del lavoro che tendano a coniugare esigenze produttive, migliore utilizzazione delle risorse umane e qualificazione dell'offerta nella nostra regione. (X,SOC/8/4)

Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2001
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