Home Page dell'IReR /Abstract delle ricerche IReR
[Classificazione alfabetica] [Classificazione gerarchica]

[1980] Progetto artigianato. Prospettive e possibili interventi

Gruppo di ricerca: Giuseppe Zecca, Franco Rivolta, Società GALGANO, Alberto Galgano; Società CERPI, Pietro Maraschi; Società SITEA, Antonio Martelli; Società CEGOS-Centro Eta, Mario Miraglia; Società MASTRA, Ennio Paderni e Alex Trotto

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1980

Il complesso di ricerche qui raccolte in volume costituisce il primo stralcio di studi sull'economia delle imprese artigiane previsto dalla Lr 38/1975. Sono state intervistate circa 600 imprese artigiane e l'analisi quantitativa è stata sviluppata con l'elaborazione di un censimento effettuato dall'Assessorato all'Artigianato della Regione Lombardia. L'indagine - dopo aver valutato, utilizzando una rilevazione censuaria 1975, la presenza di artigiani nelle varie aree della regione e la loro incidenza sul complesso delle attività produttive - si articola in 4 analisi di settori tra i più significativi rispetto al rapporto area-settore: l'arredamento nelle province di Milano e Como, l'abbigliamento a Varese, Como e Milano, la meccanica a Brescia e Varese, la calzetteria nell'area-sistema di Castelgoffredo. I risultati della ricerca smentiscono innanzitutto l'appartenenza dell'artigianato all'area marginale e arretrata dell'economia lombarda: l'azienda artigiana appare dotata di grande flessibilità, della capacità cioè di sviluppare e mutare prodotti e modelli, di adattare tecnologie, di imitare stile e innovazione. Tale flessibilità si rileva come uno degli elementi di maggior peso nella definizione stessa di impresa artigiana, e su di essa si fonda il confronto di competitività con la struttura industriale. Quanto alla competitività, se innegabilmente esiste un problema di tecnologia specifica per la singola impresa, tuttavia esso sembra in parte derivare dalla presenza di "sistemi di imprese". Le "chances" della competitività, più che dalla tecnologia incorporata negli impianti, derivano dalla capacità dell'artigiano di realizzare con processi molto flessibili modelli sovente copiati dall'industria, più di rado realizzati con una progettazione originale. La specializzazione per fasi (la tendenza cioè a concentrarsi su poche operazioni semplici che poi altri riuniranno in un prodotto unico) rende conto della frequente assenza della gestione commerciale. Spesso la dimensione dell'azienda artigiana è ottimale rispetto alla tipologia del processo, ma può essere insufficiente rispetto alla gestione diretta delle vendite. L'emergere di una figura imprenditoriale contrassegnata da queste caratteristiche porta a suggerire una politica di agevolazione e incentivazione delle attività artigiane largamente fondata su un concetto di selettività. (X,E/5/1)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
[Classificazione alfabetica] [Classificazione gerarchica]

Su