Gruppo di ricerca: Flavio Boscacci, Roberta Rabellotti
Dati di pubblicazione : Milano, Provincia di Milano-Comune di Milano, 1987 (Oetamm, 4)
L'OETAMM ha fin dalla sua nascita individuato come settore di analisi prioritario le innovazioni industriali e il connesso sviluppo del terziario per il sistema produttivo. Le prime ricerche dell'Osservatorio hanno messo in evidenza tipologia, entità e localizzazione dei fenomeni; si approfondiscono in questo volume i risultati più eclatanti sin qui rilevati, con particolare riferimento all'innovazione di prodotto sviluppata dalle piccole e medie imprese industriali dell'area. L'indagine ha identificato l'esistenza di un tessuto produttivo altamente innovativo, caratterizzato da un'elevata capacità interna di risposta agli stimoli provenienti dall'ambiente esterno. Le unità produttive considerate sono classificate secondo due diverse tipologie: imprese appartenenti a settori tradizionali che hanno adottato una strategia di innovazione per la rivitalizzazione dei loro prodotti, e imprese "high-tech" con produzioni fortemente caratterizzate dal nuovo paradigma tecno-economico: microelettronica, informatica, telecomunicazioni, automazione. Nella grande maggioranza dei casi osservati il processo innovativo è connaturato con la storia dell'azienda e raramente rappresenta un momento di rottura nella vita delle imprese, ma piuttosto si inserisce nel normale processo di crescita e ne costituisce un fatto strutturale. Le innovazioni introdotte sono di tipo incrementale e comportano piccoli e cumulativi spostamenti delle imprese all'interno del paradigma tecnologico dominante, senza causare spostamenti della frontiera. Si tratta tuttavia di imprese che spesso hanno adottato innovazioni non solamente a livello dei prodotti ma anche dei processi e della struttura organizzativa, con effetti rilevanti sull'intero sistema aziendale. Una strategia innovativa aggressiva, basata su continui adattamenti dei prodotti alle esigenze più recenti della clientela, rappresenta l'elemento competitivo di punta di queste imprese, che adottano la rapidità di reazioni e la flessibilità come barriere all'entrata nei confronti del concorrente. I fattori di successo del processo innovativo sono risultati nell'ordine: le conoscenze tecnologiche, lo sviluppo dei prodotti e le reti di vendita. Il primo fattore appare determinante nelle prime fasi, quelle più creative, e si evolve basandosi su risorse disponibili internamente; la fase dello sviluppo del prodotto, pur fondata prevalentemente sulle risorse interne dell'azienda, si avvale però spesso di apparati esterni di consulenza e della stessa capacità dell'impresa di essere presente sul mercato e di "sentire" le esigenze della propria clientela. Accanto al ruolo qualificato dei clienti, una certa rilevanza assumono i rapporti interindustriali con i fornitori, in particolare con quelli dei componenti. Un aspetto importante è la prevalente informalità dei rapporti tra clienti e fornitori. All'alto grado di innovatività complessiva della struttura industriale milanese si associano comportamenti legati ai tradizionali fattori di localizzazione e, in particolare, ai fattori di agglomerazione e di facilità nelle relazioni interindustriali. (X,GEN/20/4)
Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001