Gruppo di ricerca: Giuseppe Gario, Federica Ancona, Claudio Roveda, Sergio Campodall'Orto, Andrea Gaggianese, Massimo Gori, Andrea Molocchi, Emilio Pucci
Dati di pubblicazione: Rapporto di ricerca, 1996
L'importanza della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica per lo sviluppo economico regionale riveste una rilevanza fondamentale nelle aree ad elevato tasso di innovatività; tra queste l'area milanese e quella lombarda più in generale rappresentano sicuramente, sia a livello nazionale che comunitario, uno dei sistemi più avanzati. Milano infatti può essere considerata una "città della scienza" in quanto rappresenta un modello particolarmente efficace ed efficiente di integrazione tra innovazione e un territorio caratterizzato da un'ampia presenza di imprese high tech e di strutture di ricerca pubbliche e private e dallo sviluppo spontaneo dei fattori innovativi.
Questa stretta interconnessione tra processo innovativo e la diffusione territoriale è dovuta a tre fattori principali: tecnologia, impresa e ambiente.
Il processo di integrazione tra questi tre elementi dev'essere opportunamente supportato da politiche regionali e da iniziative che incentivino lo sviluppo delle iniziative locali, così da accelerare il processo virtuoso che già in passato ha consentito alle imprese milanesi di collocarsi ai vertici del sistema economico italiano.
Le politiche regionali a sostegno dell'innovazione non sono però di semplice applicazione stante le molteplici possibilità che vengono offerte ai decisori pubblici in termini di linee di indirizzo, modi di impiego e risorse da destinare.
Nasce proprio da qui la necessità di disporre di un Sistema di monitoraggio che consenta di mantenere sotto osservazione le molteplici componenti del processo di generazione delle nuove conoscenze e delle nuove tecnologie e del loro utilizzo da parte delle imprese lombarde tale da costituire per la Regione Lombardia un utile strumento per poter tarare le proprie modalità di intervento a livello sia strategico programmatico sia operativo, in relazione alle esigenze del sistema produttivo locale, con un approccio del tipo "demand pull".
Il Sistema di monitoraggio presentato da questo lavoro è articolato in sei capitoli, ognuno dei quali analizza un particolare aspetto dell'attività della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica della Lombardia Nel primo capitolo è stato elaborato un quadro complessivo del sistema della ricerca in Lombardia, confrontandolo con quello nazionale.
Il secondo capitolo ha analizzato le principali linee tematiche oggetto di programmi di ricerca in corso dei Centri di ricerca censiti nel Repertorio IReR.
Di tali Centri sono state acquisite, tramite un questionario strutturato, informazioni sulle risorse impiegate, sia finanziarie che umane, sull'attività conto terzi, sulla partecipazione a programmi comunitari. Il Repertorio viene presentato in allegato al presente studio.
Il terzo capitolo si è focalizzato sulla valutazione del livello e della competitività dell'industria lombarda. A questo fine è stata effettuata una analisi delle performance tecnologiche dell'industria lombarda, prendendo in considerazione, accanto alla sua capacità di produrre innovazioni di prodotto, anche quella di utilizzare tecnologie avanzate nei processi produttivi.
Ai rapporti in Lombardia fra le strutture pubbliche di ricerca (in particolare le università) e le imprese industriali, è stato dedicato il capitolo quattro. Sono state qui investigate le tipologie delle forme di collaborazione attivate (contratti di ricerca e di consulenza, borse di studio, fornitura di servizi tecnologici, ecc.), l'entità di tali collaborazioni e delle risorse finanziare messe in gioco, le motivazioni ed i vincoli incontrati, le prospettive di sviluppo anche alla luce dei recenti provvedimenti legislativi a favore dell'autonomia delle università e degli enti pubblici di ricerca.
Al tema del trasferimento tecnologico è stato dedicato il capitolo cinque. A tal fine si sono analizzate le iniziative derivate dall'introduzione della legge 33 ed in particolare si sono approfondite le attività svolte dai principali Centri di trasferimento tecnologico della Lombardia. Tra questi sono stati evidenziati Cestec, ITIA, CNR, Centro Innovazione Lecco, Lumetel e Cefriel.
Infine nel capitolo sesto ci si è concentrati sui processi di internazionalizzazione del sistema tecnico-scientifico lombardo. In particolare si è analizzata la partecipazione di università, enti pubblici di ricerca ed imprese, ai più significativi programmi di ricerca della Commissione Europea, (in particolare a ESPRIT, BRITE-EURAM e CRAFT). Dal punto di vista metodologico, per l'esecuzione dei singoli capitoli, sono stati utilizzate fonti e strumenti assai differenti.
Da un lato si sono elaborate informazioni originali, come nel caso dei dati raccolti durante il Censimento dei Centri di ricerca lombardi che ha dato origine al Repertorio IReR, dall'altro le informazioni necessarie sono state ottenute elaborando dati e/o informazioni già presenti sul mercato, come nel caso di censimenti o indagini Istat, CNR o altre ricerche esistenti, oppure effettuando indagini ad hoc, come nel caso delle interviste ai responsabili dei centri di R&S delle principali imprese lombarde. (93.64,E/7/7)
Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001