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[1990] La struttura del commercio estero della provincia di Milano

Gruppo di ricerca: Alberto Riva

Dati di pubblicazione : Milano, Provincia di Milano-Comune di Milano, 1990 (Oetamm, 19)

La ricerca delinea la dimensione della proiezione internazionale dell'industria milanese e la sua specializzazione settoriale (con particolare riferimento ai livelli tecnologici dei prodotti) e geografica, analizzando la struttura dei flussi commerciali con l'estero dell'anno 1988. L'indagine rappresenta la base di riferimento di ulteriori ricerche, che prenderanno in considerazione gli aspetti dinamici. I dati di base sono stati richiesti per l'occasione, e forniti dall'Istat, secondo la classificazione merceologica Nace-Clio a 3 cifre e i diversi paesi di origine e destinazione delle merci. Per quanto concerne l'industria manifatturiera, si tratta di 102 settori, dei quali vengono forniti i dati puntuali. Oltre a considerare i valori assoluti di flusso delle esportazioni ed importazioni, e le quote di Milano sul totale nazionale, vengono utilizzati due classici indicatori della struttura del commercio internazionale: l'indice di specializzazione delle esportazioni e il saldo normalizzato dell'interscambio commerciale.

I dati confermano la forte apertura al commercio internazionale della provincia di Milano. In particolare, l'industria manifatturiera milanese concorre con il 17,1% al totale delle esportazioni nazionali, una quota peraltro in linea con il suo peso sul valore aggiunto nazionale. In valore assoluto, le esportazioni milanesi superano quelle di paesi quali Danimarca, Finlandia, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Turchia e si avvicinano a quelle di Spagna ed Austria. Ciò che maggiormente caratterizza le relazioni commerciali di Milano con l'estero è la particolare incidenza delle esportazioni delle industrie "basate sulla scienza" e "fornitrici specializzate", cioè dei settori a più elevata tecnologia, che concentrano il 44,1% delle esportazioni (33,2% alla scala nazionale). Nello stesso senso, in misura ancora più marcata, si caratterizzano i flussi di importazione, in relazione sia alle esigenze di un tessuto produttivo altamente qualificato sia alla funzione di trading che in questi settori Milano va crescentemente assumendo a livello nazionale. La compresenza di imprese produttive nazionali, di filiali di multinazionali e di commercializzatori nelle industrie più innovative accentua il ruolo di "fertilizzatore" dell'apparato produttivo nazionale che Milano tradizionalmente assolve. Tuttavia, il tessuto industriale milanese appare meno brillante se valutato nel contesto internazionale, avendo presente il ruolo specifico svolto dalle aree metropolitane più avanzate, denso di attività terziarie qualificate e industriali ad elevata tecnologia. In nessuna delle industrie appartenenti a questo macrosettore le esportazioni milanesi sono sufficienti a riequilibrare la specifica bilancia commerciale nazionale, e il macrosettore delle industrie tradizionali resta il solo in cui la bilancia commerciale provinciale risulta in attivo. Riguardo alle direttrici della penetrazione commerciale, non emerge un'altrettanto chiara specializzazione milanese. In linea di massima, le esportazioni provinciali si distribuiscono nelle varie zone e paesi-mercato secondo la struttura delle esportazioni nazionali, privilegiando i paesi comunitari, e in particolare Francia e Germania. (x,GEN/20/19)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
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