Gruppo di ricerca: Giuliano De Blasio
Dati di pubblicazione : Milano, IReR, 1983
Le aree montane costituiscono in Lombardia il 42% del territorio regionale e rappresentano, insieme con una parte della pianura padana, la zona "sottosviluppata" della regione. Esse sono inoltre spesso sottoposte a un processo di degrado delle condizioni sociali e ambientali. A fenomeni tradizionali quali la fuga delle forze di lavoro più valide e la sottrazione di risorse naturali e di capitale, si sono sommati nuovi aspetti quali la degradazione dell'ambiente fisico e la carenza di servizi e attrezzature collettive, aspetti che a loro volta innescano un processo di ulteriore appesantimento dei fenomeni tradizionali.
Un punto su cui è fondamentale porre l'attenzione è quello della centralità del problema dell'occupazione, in particolare dell'occupazione nel settore secondario. Solo la possibilità di trovare occasioni di lavoro stabile all'interno dell'area montana o nelle immediate adiacenze può da un lato garantire un reddito familiare congruo e in grado di coprire l'insufficienza di quello derivante dall'attività agricola o da altre attività a tempo limitato (turismo), e dall'altro, per conseguenza, bloccare la contrazione demografica e anzi invertire la tendenza all'emigrazione delle classi di età più valide. Volendo affrontare una ricerca sul sistema produttivo della montagna lombarda, si è ritenuto necessario assumere come principio informatore quello dell'unitarietà del sistema economico montano e della interdipendenza vitale, prima che funzionale, tra le sue componenti. In quest'ottica si è poi assunta come questione centrale a cui dare una risposta prioritaria quella dell'occupazione nel settore secondario, utilizzando come strumento, cioè in concreto come tema d'indagine, quello del funzionamento in tali aree della piccola e media impresa industriale.
La ricerca è stata centrata soprattutto su un'indagine diretta presso le piccole e medie imprese manifatturiere di tre aree significative, la Valtellina, la Val Camonica e la Valle Seriana Superiore, con l'obiettivo di far emergere numerosi punti problematici quali l'organizzazione della produzione, le relazioni interaziendali, l'occupazione, le difficoltà inerenti al mercato finanziario, al mercato del lavoro, ai trasporti e ai servizi connessi con la produzione, i rapporti con gli altri comparti economici dell'area (agricoltura, turismo) e l'incisività degli interventi pubblici.
La mole dei risultati conseguiti, grazie anche all'elevata significatività del campione rispetto all'universo delle imprese delle tre aree studiate, contribuisce indubbiamente a colmare un vuoto di conoscenza su molti aspetti dell'economia delle aree montane lombarde. (x,E/2/8)
Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001