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[1981] Siderurgia lombarda. Problemi e prospettive

Gruppo di Ricerca: Alberto Riva

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1981

I problemi e le prospettive dell'apparato produttivo lombardo sono affrontati alla luce delle tendenze emergenti a livello internazionale e dell'evoluzione della siderurgia nazionale. I più consistenti motivi di preoccupazione circa il futuro della siderurgia lombarda riguardano le prospettive di mercato. L'acciaio ha un mercato che rimane a dimensione mondiale, nonostante i crescenti interventi protezionisti attuati dagli stati nazionali e dalla Cee, che detiene poteri di indirizzo non irrilevanti in questo campo. Se la domanda ha perso, probabilmente per sempre, la capacità di esprimere gli alti tassi di crescita che hanno caratterizzato gli anni sino al 1974, si assiste nel contempo allo sforzo dei paesi emergenti di dotarsi di una siderurgia nazionale che talvolta eccede, almeno per i prodotti meno sofisticati, la stessa capacità di assorbimento degli ancora ristretti mercati interni. In questo quadro la sovracapacità produttiva a livello mondiale non appare destinata a ridursi apprezzabilmente nei prossimi anni. Il basso grado di utilizzo degli impianti determinato dal divario tra potenzialità di offerta e domanda effettiva si traduce in aumento dei costi per unità di prodotto, mentre l'inasprirsi della concorrenza internazionale contiene i prezzi di vendita. L'indagine è stata svolta attraverso l'analisi dei dati istituzionali e attraverso interviste in profondità ad esperti, funzionari Assider e Ceca, dirigenti aziendali e funzionari sindacali. L'evoluzione della domanda e dell'offerta a livello mondiale è determinante per la siderurgia lombarda: a questo tema è dedicata la prima parte della ricerca, che si sofferma inoltre sulle politiche dei paesi membri della Cee e della stessa Commissione comunitaria competente. La seconda parte affronta le prospettive della siderurgia italiana analizzando il dibattito sul suo futuro e dedicando particolare attenzione alla problematica degli acciai speciali. Le tendenze evolutive della siderurgia lombarda appaiono coerenti alle esigenze di qualificazione della produzione imposte dalla nuova e più rigida divisione internazionale del lavoro, ma l'analisi a livello di imprese conferma l'esistenza di gravi problemi: i punti di crisi della Breda e della Redaelli; la sottocapitalizzazione e l'alto tasso di indebitamento delle imprese, soprattutto di quelle a PP.SS, scaricano sui bilanci gravosi oneri finanziari, concorrendo in misura decisiva a risultati d'esercizio pesantemente negativi. La struttura finanziaria spiega però solo in parte tali pesanti risultati economici: il problema centrale rimane infatti la bassa redditività della gestione industriale. Formulata l'ipotesi che nei grandi complessi siderurgici, e in particolare in quelli a PP.SS, il basso sfruttamento della potenzialità produttiva tende ad essere determinato sempre meno dall'oggettiva situazione di mercato e sempre più da inefficienza produttiva, la ricerca conclude che un'evoluzione negativa di mercato può avere pesanti riflessi negativi anche sulla siderurgia minore, che pure evidenziava nel periodo considerato risultati economici soddisfacenti. Il livello di indebitamento delle miniacciaierie bresciane è infatti assai alto; se in alcuni casi attualmente l'effetto di leverage è stato positivo, il basso rapporto tra mezzi propri e capitale investito può risultare un grave fattore di debolezza, in particolare per le imprese minori monoproduttive. (x,E/4/2)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
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