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[1989] Il settore dell'automazione industriale in Lombardia. Strategie di competizione e cooperazione tra imprese produttrici

Gruppo di ricerca: Alberto Riva, Sergio Mariotti, Giancarlo Cainarca, Massimo G. Colombo, Politecnico di Milano; Mario Benassi, Luciano Consolati

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1989

La ricerca ha l'obiettivo di evidenziare le modalità di adattamento della struttura-strategia di imprese, quali quelle operanti nel settore dell'automazione industriale, soggette ai meccanismi selettivi di un ambiente esterno ad elevato tasso innovativo. L'indagine diretta conferma che le imprese più dinamiche accoppiano allo sviluppo della casa-madre un processo di crescita più ampio che, attraverso acquisizioni o fondazioni di nuove imprese, la cui attività è fortemente integrata a quella dell'impresa in esame, dà adito alla formazione e poi al consolidamento delle strutture di gruppo. Ciò vale soprattutto per le imprese più a valle nella filiera produttiva dell'automazione industriale (produttori di apparecchiature e sistemi di automazione) che permangono, tuttavia, caratterizzate da una specializzazione rispetto ai settori di utilizzo finale tanto più spinta quanto più elevati risultano il grado di sistemicità, il livello di integrazione delle soluzioni offerte, e l'interazione con l'utenza stessa. In queste circostanze le competenze tecnologiche tendono infatti a concentrarsi su un numero ristretto di aree applicative. Alla specializzazione dei settori di utilizzo finale si accompagna un deciso orientamento all'ampliamento degli sbocchi di mercato lungo la dimensione geografica, attraverso la penetrazione dei mercati internazionali, fondata in misura crescente su investimenti diretti esteri. Anche i produttori di componenti hardware, e naturalmente i produttori di software, evidenziano un'elevata propensione alla "customizzazione" delle soluzioni offerte, prodotte spesso su specifica del cliente. Non si registra tuttavia una capacità analoga a quella delle imprese della categoria precedente di affermare una presenza significativa sui mercati internazionali. Ciò deriva in larga misura dal diverso mix di fattori di successo richiesti dal settore della componentistica, ove l'enfasi posta alle economie di scala di prodotto specifico, alla disponibilità di una rete di vendita ed assistenza capillare sui principali mercati, e agli investimenti in R&S, rende ardua la competizione sui mercati internazionali con le grandi multinazionali di matrice elettromeccanica. I risultati dell'indagine sul campo relativi al ruolo degli accordi di cooperazione interaziendale ed al nesso che li collega alle strategie competitive attivate dalle imprese sollevano una serie di interrogativi sull'effettiva consistenza e rilevanza strategica dei sistemi di offerta. Per la grande maggioranza delle imprese intervistate gli accordi si rivelano una scelta di second best rispetto a modalità gerarchiche di organizzazione degli scambi economici. I risultati della ricerca consigliano di valutare prudentemente l'ipotesi di allocare una quota maggiore di risorse pubbliche verso iniziative che si propongano di favorire ampie aggregazioni di piccole e medie imprese, eventualmente su base territoriale, confidando sulla generazione di rilevanti effetti sinergici ed esternalità positive. Solo un'azione "di base", volta a rimuovere le principali difficoltà del processo autonomo di sviluppo della piccola impresa, appare in grado di favorire la creazione delle condizioni necessarie per il concepimento e la realizzazione di strategie di offerta di respiro altamente strategico. (x,E/4,6)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
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