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[1988] La trasformazione economica della città

Gruppo di ricerca: Dipartimento di economia politica, Università L. Bocconi

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1988 (Progetto Milano, 8)

In questo volume vengono presentati, in sintesi, i risultati delle indagini sulla struttura economica dell'area metropolitana milanese svolte dal Dipartimento di Economia Politica dell'Università Bocconi, sotto la direzione di Innocenzo Gasparini prima e di Adalberto Predetti poi. Come posto in evidenza nella relazione iniziale di Roberto Camagni, il modello "stimolo-risposta" costituisce l'approccio metodologico della ricerca mediante il quale si è voluto interrogare una realtà molto complessa e variegata. Le analisi hanno infatti preso in esame le capacità di risposta dell'area metropolitana milanese alle sfide poste da un ambiente socio-economico in continua e rapida evoluzione, capacità che mostrano, nel tempo, segni successivi di rafforzamento e di appannamento e che sono alla base di quel ciclo di vita della città che molti studiosi hanno individuato nella gran parte delle città del mondo.

La prima parte del volume analizza la posizione di Milano rispetto alle altre aree metropolitane europee, con particolare riferimento all'Europa centro-meridionale, naturale zona di influenza del capoluogo lombardo. Questa parte comprende anche un'analisi sulla dinamica strutturale produttiva dell'area milanese, ad un elevato livello di disaggregazione settoriale, con un esame dettagliato della forte specializzazione milanese nei comparti produttori di beni di investimento o di quelli ad elevato progresso tecnico o ad alto contenuto di informazioni, nonché del settore credito, assicurazioni, servizi alle imprese e intermediazione commerciale.

La seconda parte riunisce i contributi inerenti alla dinamica dell'industria. Infatti i mutamenti intervenuti negli anni Settanta, dalla modificata struttura dei prezzi relativi al progredire delle tecnologie, dalla crescente importanza della produzione di beni intermedi al processo di terziarizzazione, hanno originato notevoli effetti anche sull'apparato industriale milanese: sulla grande, media e piccola industria e sulle stesse aziende artigiane.

La terza parte comprende alcune analisi inerenti al settore terziario, con particolare attenzione alla struttura dell'occupazione e al processo di adozione di innovazioni (offerta di nuovi servizi, introduzione di nuovi processi produttivi, modifiche organizzative).

L'ultima parte del volume contiene risultati relativi a ricerche sui rapporti funzionali e gerarchici di Milano con il territorio nazionale e il resto del mondo. Il ruolo di Milano emerge con chiarezza, anche se altre aree territoriali del nostro paese hanno registrato, nell'ultimo ventennio, uno sviluppo industriale variamente superiore. L'attuale posizione di primo piano a livello nazionale e la buona collocazione internazionale di Milano - queste le conclusioni della ricerca - non possono tuttavia celare l'esistenza di alcuni elementi di debolezza, particolarmente evidenti ove si adotti un'ottica internazionale e di medio-lungo periodo, debolezze che devono suscitare opportune ed organiche politiche a livello centrale e locale. (x,GEN/11)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
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