Gruppo di ricerca: Dario Pucci (riferimento interno IReR), Gruppo Datamedia S.p.a.
Committente: Regione Lombardia, D.G. Presidenza
Periodo di svolgimento: aprile 1999 - novembre 1999
Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di Ricerca
Obiettivo della ricerca è stato quello di monitorare conoscenze e atteggiamento dei cittadini lombardi rispetto alle competenze e alle attività della Regione Lombardia.
Più precisamente si è verificato il grado di conoscenza dei cittadini lombardi rispetto alle competenze e alle aree di intervento della Regione Lombardia; sono stati verificati gli atteggiamenti e le opinioni dei cittadini rispetto alle attività e agli interventi realizzati dalla Regione, e verificato l'impatto di alcune specifiche attività o iniziative di comunicazione attivate dalle varie direzioni generali.
I risultati attesi consistono nel monitorare costantemente variazioni nei livelli di conoscenza e la percezione che i cittadini lombardi hanno della Regione Lombardia in generale e di sue specifiche attività in particolare.
La metodologia della ricerca ha previsto una rilevazione estensiva nel corso del 1999 con interviste telefoniche su un campione rappresentativo dei cittadini lombardi con fasce di età dai 18 anni fino ai 75 e oltre (campione di 2000 interviste).
La rilevazione ha previsto un pacchetto di 50 domande standard sulle seguenti aree:
conoscenza dell'attività svolta dalla Regione Lombardia
giudizi sull'operato svolto dalla Regione
livello di soddisfazione su alcuni aspetti riguardanti l'azione regionale
conoscenza, fruizione e livello di soddisfazione su alcune iniziative della Regione.
I principali risultati possono essere così sintetizzati:
1. La conoscenza delle funzioni e delle attività svolte
Anche questa rilevazione conferma l'altalenare della conoscenza del ruolo svolto dalla Regione nei vari settori, come rilevato in precedenti rilevazioni. Evidentemente, a parte alcuni settori (soprattutto sanità e trasporti) influiscono notevolmente sull'opinione dei cittadini degli eventi particolari, e la risonanza sui media. Va però sottolineato come la conoscenza "spontanea" dei vari settori sia comunque sempre in crescita, per tutti i settori indicati. Rispetto alla altre amministrazioni pubbliche, locali e centrali, va rilevato che spesso il ruolo della Regione viene "oscurato" da quello di altri enti, e soprattutto dal Comune, che viene percepito come attore prevalente in alcuni settori, come l'urbanistica, l'assistenza agli anziani, lo smaltimento dei rifiuto, il volontariato.
I settori di intervento più noti si confermano, nell'ordine, la Sanità, i Trasporti, l'Ecologia/Tutela ambientale, la Formazione professionale e l'Urbanistica. è però da sottolineare come il 45% dei cittadini lombardi non è in grado di citare spontaneamente alcun settore di intervento della Regione: pur in calo, rispetto a precedenti rilevazioni, tale valore è comunque da considerare molto elevato.
2. Il giudizio sull'attività svolta nei vari settori
Per ciascuno dei settori nei quali opera la Regione, il giudizio dei cittadini non è stato univoco: ogni settore è stato citato sia tra quelli in cui il giudizio è stato positivo, sia tra quelli in cui è stato invece negativo. Calcolando il "saldo" tra giudizi positivi e giudizi negativi, però tale saldo è risultato di segno positivo, cioè sono prevalsi i giudizi positivi su quelli negativi, in quattro casi: turismo, formazione professionale, parchi naturali e promozione della cultura e spettacoli. In precedenti rilevazioni solo due di questi settori avevano avuto un saldo positivo (formazione professionale e parchi) e oltre a un terzo (volontariato), risultato invece di saldo negativo in questa rilevazione. I saldi maggiormente negativi sono emersi per quanto riguarda i trasporti e la sanità, come già si era verificato nel corso della precedente rilevazione. Riguardo all'età degli intervistati, quelli delle fasce medio-alte (55-74 anni) hanno espresso una maggior soddisfazione della media riguardo alla sanità e l'assistenza agli anziani, mentre gli ultrasettantacinquenni, in questi due settori, si sono mostrati maggiormente insoddisfatti.
3. La richiesta di maggior interventi nei singoli settori
L'indagine vede confermati i trend delle ultime rilevazioni: i settori nei quali si richiede un maggior impegno della Regione sono sempre la Sanità, i trasporti, l'ambiente, l'assistenza agli anziani, il sostegno all'imprenditoria giovanile, la formazione professionale. I giovani (fino a 24 anni) richiedono soprattutto un maggior impegno sul versante ecologico (20,4%), su quello della formazione professionale (17,4%) e per il sostegno all'imprenditoria giovanile (15,2%). Gli anziani (oltre 65 anni) nella sanità, nell'assistenza agli anziani e nella gestione dei rifiuti.
4. L'informazione sulle attività e sull'impegno della Regione nei vari settori
Cresce, seppure di poco, sia il numero di coloro che si ritengono adeguatamente informati sulle attività della Regione, sia il numero di quelli che non lo sono affatto: diminuisce, in pratica, la "zona grigia" intermedia tra i due atteggiamenti. Comunque risulta prevalente la percentuale dei "non informati", che tocca quasi il 60% del totale dei cittadini. Gli argomenti in relazione ai quali si è sentito parlare della Regione sono risultati essere soprattutto i trasporti e la sanità.
(99.79; IST/22/1-2).