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[1999] Il rapporto di gestione con particolare riguardo agli indicatori di risultato. Seconda fase

Gruppo di ricerca: Alberto Ceriani (project-leader), Giuseppe Airoldi, Alessandra Noris

Committente: Regione Lombardia, D.G. Bilancio e controllo di gestione

Periodo di svolgimento: 1998 - marzo 1999

Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di Ricerca

L’obiettivo generale dello studio è quello di dare un contributo alla soluzione di due ordini di problemi: l’integrazione dei sistemi di programmazione, controllo e informazione funzionanti all’interno della Regione Lombardia e l’allineamento degli stessi con la struttura organizzativa e con il sistema premiante. L’obiettivo particolare è invece quello di fornire una base informativa utile per apprezzare le azioni e i risultati delle Direzioni generali e per riorientarne l’azione in coerenza con gli scenari futuri.
Il documento tratta le singole Direzioni generali secondo la loro configurazione nel 1997 e, per ciascuna Direzione presenta uno schema riguardante l’ambito di azione e i risultati. I punti esplicitati riguardano:
- le aree di intervento e le leve di azione: si elencano gli “oggetti” sui quali la DG opera e si mettono in evidenza gli strumenti a disposizione per governare tali oggetti. Si tratta di un’analisi delle responsabilità sulle aree di intervento e sui risultati. In modo sintetico, si richiamano anche le finalità e le politiche alle quali si ispira l’azione di ciascuna DG;
- i principali cambiamenti in corso e le criticità: quasi tutte le DG stanno vivendo profonde trasformazioni perché modificano le loro politiche o comunque perché coinvolte nella ridistribuzione di deleghe a seguito delle “Leggi Bassanini”. Sono messe in evidenza le trasformazioni, gli elementi di criticità e le circostanze che con maggior forza condizionano il successo dell’azione della DG;
- le principali attività svolte nel 1997;
- alcuni indicatori di risultato: indicatori di sfondo o di domanda (danno un’idea dell’ampiezza del fenomeno sul quale si opera in termini di domanda di intervento pubblico; ad esempio il numero di anziani per l’assistenza agli anziani; il numero di pendolari per i trasporti pubblici; la configurazione idrografica per la protezione civile); indicatori di offerta o di risultato (rappresentano i volumi e le qualità dei servizi pubblici offerti e i loro risultati; ad esempio: numero di posti letto disponibili per il ricovero degli anziani e numero di anziani assistiti a domicilio; numero di pendolari trasportati con i mezzi pubblici e grado di soddisfazione espressa dagli stessi; i tassi di mortalità perinatale); indicatori di attività (rappresentano i volumi di attività svolta dai dipendenti della DG; ad esempio: numero di domande di finanziamento istruite e approvate; numero di strutture accreditate per certi servizi; numero di ispezioni effettuate);
- l’analisi finanziaria: per ciascuna DG si presentano i dati sintetici circa la struttura e la dinamica della spesa. In particolare, si presentano: la struttura della spesa 1997 (risorse autonome e risorse vincolate; stanziamenti e impegni; spese correnti, annualità, in conto capitale, Frisl); le criticità, sempre con riferimento al 1997, in termini di lampeggianti (economie, perenzioni, ...) e di reiscrizioni; la dinamica nel triennio 1995-1997 della spesa (assestato e impegnato) classificata per obiettivi di bilancio.
Vengono infine espresse alcune raccomandazioni per realizzare un miglior allineamento tra la struttura organizzativa, i sistemi contabili, i sistemi di programmazione e controllo e i sistemi premianti. (98.55; IST, 21)


Ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2001
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