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[1999] Studio sulla domanda di lavoro ed i fabbisogni professionali nel settore privato dell’economia della provincia di Milano

Gruppo di ricerca: Federico Rappelli (project leader); Sergio Boniolo; Marco Delugan;
ISPO (rilevazione dei dati)

Committente: Amministrazione Provinciale di Milano e Camera di Commercio di Milano

Periodo di svolgimento: marzo 1998 - novembre 1999

Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca

Come per altre ricerche dello stesso filone, anche in questo caso l'idea alla base dell'attività era quella di stabilire un sistema per migliorare l'incontro tra la domanda e l'offerta di formazione all'interno di un'area ben definita ovvero sia quella della provincia di Milano.
Questa esigenza nasceva dalla constatazione del ruolo sempre più rilevante che le amministrazioni provinciali si preparavano a giocare nel comparto della formazione in particolare per ciò che riguardava la programmazione dell'attività e l'allocazione delle risorse.
La scelta effettuata è stata quella di un approccio alternativo al problema in cui vengono fusi l'aspetto quantitativo e quello qualitativo. In particolare sul lato della domanda abbiamo:
- la domanda quantitativa di figure professionali in base a liste chiuse o semi-aperte
- la domanda di fabbisogni formativi (generici)
- un approfondimento delle componenti (trasversali) delle professionalità
Per questo la domanda viene definita "domanda di competenze".
Dal lato offerta invece abbiamo:
- un'analisi della offerta formativa (corsi di piano, di FSE, delle aziende, dei Comuni,…)
- un'analisi della offerta di lavoro
Per raggiungere gli obiettivi posti, sono state attivate diversi azioni: da un lato sono stati esaminati i dati a livello provinciale prodotti dalla indagine Excelsior. Sono poi state effettuate delle interviste a giovani usciti da percorsi formativi nelle aree di interesse e sono state infine ascoltati testimoni privilegiati che hanno permesso grazie alle loro competenze e conoscenza del territorio di approfondire le tematiche relative ai fabbisogni formativi ed all'offerta di formazione presente nelle aree.
Più in particolare, le esigenze della provincia di Milano erano tali da portare ad una analisi di dettaglio che poteva essere svolta soltanto suddividendo la provincia stessa in diverse sotto aree. Ne sono state individuate sei (Legnano, Rho, Rozzano e S.Donato, Sesto S.Giovanni, Brianza 1: Cesano Maderno, Carate Brianza e Seregno; Brianza 2: Monza e Vimercate), quali raggruppamenti delle circoscrizioni del lavoro in provincia di Milano. I dati che sono quindi stati raccolti sono relativi alla domanda di lavoro in queste sei aree.
L'indagine si è appoggiata ad un questionario telefonico, composto di quattro sezioni dedicate a:
1. dati generali sull'impresa
2. dati sulla domanda di lavoro
3. dati sulle carenze in termini di formazione
4. dati sulle figure più richieste, al di là della loro possibile assunzione
I dati sulla domanda di lavoro sono: denominazione della figura professionale, mansione prevista, età, livello e titolo di studio, grado di esperienza pregressa, necessità di formazione ulteriore e di affiancamento e altre informazioni.
I dati sono stati rielaborati e riclassificati in gruppi, in modo tale da poter essere direttamente utilizzabili per la programmazione delle attività formative (per garantire la comparabilità con i dati dell'Offerta formativa).
Il campione intervistato è stato di 1.847 persone corrispondenti ad un complesso di 29.273 lavoratori dipendenti.
L'indagine è stata rivolta solo ad imprese con addetti dipendenti estratte da un archivio di 43.888 unità locali presenti nel sistema informativo INFOCAMERE della Camera di Commercio della Provincia di Milano, per un totale di circa 115.000 addetti dipendenti complessivi. I settori presi in considerazione sono stati quelli dell'Indagine nazionale Excelsior (anche per continuare a garantire la comparabilità dei dati), arricchiti da approfondimenti per alcune delle aree considerate.
Nelle sei aree, il saldo nel biennio è pari a 3.782 lavoratori, ovvero ad un +3,29% di occupati previsti tra il dicembre 1997 ed il dicembre 1999. Le richieste complessive di persone sono pari a 7.059 addetti, mentre le uscite previste ammontano a 3.277 persone. Dai dati emerge che la domanda di lavoro è concentrata nelle piccole imprese. Cresce il terziario, molto meno l'industria. Le industrie più importanti si concentrano nei metalli (18,6% del manifatturiero), nella meccanica e mezzi di trasporto (15,8%), nelle macchine elettriche e elettroniche (13,9%): tutti e tre questi comparti fanno segnare crescite nel biennio superiori alla media settoriale, rispettivamente del +3,6%, del +2,3% e del +3,4%. Il commercio cresce del 4.0%. I servizi alle imprese crescono poco di più (+5,5%). I servizi alle persone crescono del 12,1%. Qualche perplessità si rileva nel caso del settore del credito che sembra indicare cifre e percentuali troppo elevate rispetto alla media. Per i livelli di inquadramento, emergono le figure generiche (+7,7%), crescono le figure specializzate (+1,6%); quadri e impiegati di concetto crescono più del 4%. Tra le carenze più sentite delle figure professionali c'è quella della conoscenza delle tecnologie, accompagnata dalla preoccupazione per la preparazione scolastica:
· il 34,6% circa della domanda di lavoro delle sei circoscrizioni si orienta verso diplomati (generici: 19.3%, tecnici: 10.7%);
· la combinazione diploma+qualifica è richiesta solo nello 0.2% delle posizioni (concentrate nelle piccolissime imprese);
· il 27.4% la sola licenza media (con un ulteriore 6.4% di posti per i quali è sufficiente la licenza elementare e un 18.9% di occupazioni per le quali il livello di istruzione non è rilevante);
· la formazione professionale (da sola dopo l'obbligo, minima o intermedia), raccoglie complessivamente il 5.1% delle posizioni di lavoro disponibili (comprendendo anche quelle richieste di qualifica di istituto tecnico statale);
· le lauree raggiungono il livello ragguardevole del 6.2% del complesso.
L'indagine si inserisce nel gruppo delle cosiddette indagini "DOC" ovvero "Domanda e Offerta di Competenze" che sono state poi replicate in altre province e, ultimamente, anche a livello regionale (98.03; SOC/3/49).

Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2002


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