Gruppo di ricerca: Antonello Zangrandi (direzione scientifica, Società PROGEA); Elvina Degiarde (project leader), Daniela Gregorio (project leader) (IReR)
Committente: Regione Lombardia, D.G. Interventi Sociali
Periodo di svolgimento: gennaio 1998 - marzo 1999
Dati di pubblicazione: IReR - Regione Lombardia, Residenze sanitarie assistenziali per anziani: analisi della qualità delle prestazioni, individuazione costi-standard e analisi economico finanziaria, Milano: Regione Lombardia, 1999 (Quaderni Regionali di Ricerca; 1)
Negli ultimi anni è via via cresciuto l’interesse verso il problema della valutazione della gestione dei servizi in termini
di efficacia e di efficienza. Analogamente alle imprese private, le organizzazioni senza fine di lucro, tra cui si possono annoverare le RSA,
dovrebbero porsi l’obiettivo di valutare il proprio rendimento in funzione sia di un buon impiego delle risorse sia della soddisfazione dei propri clienti.
Dal dibattito è emersa tuttavia la necessità di porre alcune cautele all’applicazione tout-court dell’approccio economico: se nel caso dell’impresa
la valutazione si fonda in primo luogo sulla redditività, nel caso di un servizio pubblico acquistano valenza anche elementi non strettamente economici
quali l’equità e la filosofia progettuale.
Questo progetto si è posto nell’ottica appena delineata, avendo come obiettivo principale la definizione di una metodologia
diretta alla autovalutazione delle singole strutture sia sotto il profilo economico che della qualità del servizio
In particolare, si è condotto un’analisi economico-finanziaria per verificare se esiste una correlazione tra i costi complessivi
sostenuti, dai quali discende in modo diretto la definizione delle rette, e la qualità dei servizi offerti (sanitari, socio-assistenziali, alberghieri). La
D.G. Interventi sociali aveva infatti espresso l’esigenza di individuare le cause che giustificano consistenti differenziazioni dell’importo delle rette in
RSA che, avendo caratteristiche simili, dovrebbero erogare tipologie di servizi
simili.
La ricerca è stata effettuata su dati rilevati in 55 strutture, per un totale di 7522 posti letto , di cui il 20% destinato a Non
Autosufficienti Parziali (NAP), il 76% a Non Autosufficienti Totali (NAT), e il restante 4% a soggetti con Alzheimer.
Nello specifico, attraverso l'analisi si è inteso valutare:
- le caratteristiche dei servizi offerti e i relativi costi ripartiti tra servizi
sanitari, servizi socio-assistenziali e servizi alberghieri;
- le varie tipologie di entrate con particolare riferimento alle entrate proprie, ai
contributi e alle entrate derivanti dalla gestione del patrimonio;
- l'entità delle rette per vari tipi di utenti;
- la struttura delle spese con particolare riferimento alle spese correnti e per
investimenti, secondo il tipo delle prestazioni offerte (sanitarie,
assistenziali, alberghiere);
- il costo del personale (dipendenti, collaboratori, cooperative);
- l'incidenza del volontariato (associazioni, familiari degli ospiti, etc.);
La metodologia seguita per l’analisi è stata l’individuazione dell’assorbimento delle risorse
relativamente alle giornate di degenza per le diverse categorie di ospiti. I costi sono stati suddivisi in quattro macro aggregati:
- costi sanitari: personale sanitario, servizi di laboratorio, farmaci, presidi;
- costi alberghieri: personale, acquisto beni, acquisto di servizi (appalti);
- costi generali: personale, affitti, utenze, aggiornamento e formazione, trasporti, noleggi, smaltimento rifiuti;
- costi socio-assistenziali: personale socio-assistenziale, spese ricreative.
Oltre ad aver svolto l’analisi sul complesso delle strutture esaminate, si è proceduto a disaggregare i dati per provincia, per
dimensione e per natura giuridica.
L’ultima parte della ricerca ha avuto come obiettivo quello di individuare le possibili correlazioni tra le caratteristiche
clinico-funzionali degli ospiti e i costi. (97.55; SOC/7/13)