Gruppo di ricerca: Adolfo Carvelli (responsabile IReR); Giuseppe Richeri (responsabile scientifico, Università delle Svizzera Italiana, Lugano); Laura Berges, Miguel de Moragas e Bernard Lopez (Università autonoma di Barcellona); Hans Kleinsteuber e Barbara Thomas (Università di Amburgo); Daniele Doglio e Cristina Lasagni (Vivaldi Comunicazione)
Committente: Consiglio Regionale della Lombardia
Periodo di svolgimento: dicembre 1997 - maggio 1998
Dati di pubblicazione: Consiglio Regionale della
Lombardia – IReR, Le televisioni regionali in Europa e Lombardia, Milano,
Guerini e Associati, 2000.
Il volume pubblica i risultati della ricercha IReR: Le televisioni regionali in Lombardia: studio di
casi
La ricerca, che è stata promossa dal Comitato Regionale per i Servizi Radiotelevisivi della Lombardia,
ha inteso analizzare i principali caratteri della programmazione, dell’organizzazione
e dell’economia di televisioni europee a dimensione regionale, valutati tenendo
conto del quadro legislativo di riferimento, con l’obiettivo di evidenziare
elementi utili a prefigurare alcuni aspetti centrali di un eventuale sviluppo di
televisioni regionali o “federaliste” in Italia con finalità di interesse
pubblico.
I casi analizzati sono stati cinque in tre paesi europei.
In Germania sono stati considerati due Enti televisivi pubblici regionali:
Norddeutscher Rundukunk (NDR) che serve un’area costituita da Bassa Sassonia,
Amburgo Schleswig-Holstein e Mecklenburg-Vorpommern con una popolazione di 14
milioni di abitanti; Süddeutscher Ruudufunk (SDR) che serve le regioni del Reno
Palatinato e una parte del Baden Württemberg con una popolazione di oltre 10
milioni di abitanti. Nel Regno Unito è stata considerata la televisione
regionale privata Meridien che serve l’area meridionale del Paese con una
popolazione di oltre 5 milioni di abitanti. In Spagna sono state considerate la
Televisio’ de Catalunya che serve una popolazione di quasi 6 milioni di
abitanti e Euskal Telebista che trasmette per i Paesi Baschi, regione di 2
milioni di abitanti.
Per ognuno dei cinque casi individuati sono stati analizzati, attraverso materiali documentali
e interviste dirette a responsabili dei settori chiavi della ricerca, l’offerta di programmi, gli
elementi organizzativi, i fattori economici e i dati relativi al pubblico dei
canali regionali.
Le informazioni e i dati ricavati dai cinque casi analizzati hanno evidenziato alcuni tra gli aspetti più importanti
dell’attività televisiva che, pur nella diversità delle realtà esaminate, hanno
consentito di fornire un quadro significativo del fenomeno delle televisioni a
dimensione regionale. Alcuni di questi aspetti (quali, ad esempio, il rapporto
tra televisione regionale e società regionale, la molteplicità degli obiettivi
locali e le disponibilità di risorse ) possono fornire chiavi di lettura e
riflessioni sulla situazione italiana.
(97.14; INF/25)