/Abstract delle ricerche IReR
[1999] Assetto istituzionale lombardo e delega di funzioni
Gruppo
di ricerca:
Alberto Ceriani (Project-leader), Beniamino Caravita di Toritto, Marta Cartabia, Paolo De Carli, Francesco Di Lodovico, Alberto Di Pietro, Lanfranco Senn
Committente: Regione Lombardia, D.G. Enti Locali
Periodo di svolgimento: dicembre 1996 - novembre 1999
Dati di pubblicazione: IReR - Regione Lombardia, Il riassetto del sistema dei rapporti tra regione ed autonomie locali,
Milano: Regione Lombardia, 2000 (Quaderni Regionali di Ricerca; 12)
Per favorire il processo di riorganizzazione sovracomunale dei servizi, delle funzioni e delle strutture, l’art.33 del T.U. degli EE.LL. prevede per le Regioni l’obbligo di “disciplinare, con proprie leggi, le forme di incentivazione dell’esercizio associato delle funzioni da parte dei Comuni, con l’eventuale previsione nel proprio Bilancio di un apposito fondo”.
La ricerca si dedica alle soluzioni possibili per sviluppare politiche di gestione associata utilizzando le leve dell’incentivazione mirata ad un miglioramento del rendimento istituzionale degli Enti locali.
Gli aspetti considerati sono stati i seguenti:
le caratteristiche e le criticità del sistema delle autonomie locali lombarde. Nuove proposte di azione dovranno affrontarne i limiti (frammentazione istituzionale, inadeguatezza del sistema istituzionale locale)
oltre che valorizzarne le potenzialità (comportamenti associativi spontanei, ricerca di soluzioni locali per migliorare l’offerta di servizio e limitarne il costo, disponibilità a costituire Unioni di Comuni);
- la difformità dei perimetri territoriali che si sono determinati spontaneamente tra i Comuni in materia di gestione associata;
- la rinforzabilità (con appropriati sistemi di incentivazione) dei fattori che, attraverso la gestione associata, influenzano il “rendimento istituzionale” del sistema degli Enti locali;
- la valutazione dell’esito delle iniziative di incentivazione promosse dalla Regione Lombardia in materia di gestione associata di servizi e funzioni comunali.
L’analisi delle esperienze ha consentito di individuare alcuni fattori critici che influiscono nel concreto come stimolo/ostacolo alla cooperazione trai diversi enti locali per la gestione in comune dei servizi e delle funzioni.
La ricerca suggerisce i presupposti di una politica innovativa da parte della Regione in materia di gestione associata, da attuarsi attraverso:
l’incentivazione di un “ciclo virtuoso”. Finanziando l’investimento iniziale e solo il periodo di consolidamento dell’iniziativa di gestione associata, che una volta entrata “a regime” continuerà grazie ai migliori risultati che riuscirà ad ottenere;
il confronto. Per favorire la “ricerca” di un maggiore rendimento istituzionale potrà essere utile porre le iniziative di gestione associata in “concorrenza/confronto” tra
loro:
- la fattibilità: la “concorrenza” e la ricerca di un “maggiore rendimento istituzionale” comporta una valutazione ex - ante delle diverse iniziative da finanziare attraverso “progetti di fattibilità”;
- l’indipendenza dalla forma istituzionale: si potrebbe prescindere dalla “forma di gestione” (consorzio, azienda speciale, unione, ecc.) ma valutare con attenzione primaria le caratteristiche dell’iniziativa di gestione e i risultati attesi dalla gestione associata di più servizi e/o funzioni.
Gli strumenti attuativi dovrebbero, in coerenza, rispondere ai quesiti: a “chi” concedere le incentivazioni; “cosa” finanziare; “dove”; “come”; “quando”; “quanto”. Sono proposte anche soluzioni per “graduare” l’incentivazione sia sulla base dei piani di fattibilità presentati dagli Enti locali che attraverso criteri oggettivi a cura di un gruppo di valutazione.
(96.54;IST/37)
Ultimo aggiornamento: 14 settembre 2001