Home Page dell'IReR /Abstract delle ricerche IReR
[Classificazione alfabetica] [Classificazione gerarchica]

[2002] Monitoraggio e valutazione dei progetti in attuazione della legge 34/96 "Disposizioni urgenti in materia di strutture e di spese del Servizio Sanitario Nazionale"

Gruppo di ricerca: Elvina Degiarde e Daniela Gregorio (Project leader); Ida Finzi; Giovanna Fiorino; Carla Gaddi; Deborah De Luca; Cosorzio Archidata

Committente: Regione Lombardia, D.G. Famiglia e solidarietà sociale

Periodo di svolgimento: settembre 2001 - novembre 2002

Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca

Il lavoro ha avuto come finalità generale quella di monitorare e valutare le diverse fasi di attuazione della Legge 34/96, attraverso cui la Regione Lombardia ha inteso avviare un percorso di rilancio e potenziamento dei Consultori Familiari.
In particolare, si è incentrato sui progetti di potenziamento dei Consultori pubblici e sul programma integrativo per la realizzazione di campagne e programmi di offerta attiva alla popolazione nelle aree:
Prevenzione dell’interruzione volontaria di gravidanza;
Percorso nascita
Prevenzione di maltrattamento e abuso su minori
In sintesi, sono stati prodotti:
· due monitoraggi, che hanno fotografato la situazione dei progetti al 31 dicembre 2000 e 2001, condotti attraverso un questionario on-line sul sito WEB della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale;
· la valutazione dei progetti, considerati nell’insieme, singolarmente e per ciascuna area di intervento;
· seminari di formazione diretti ai responsabili dei Servizi Famiglia e dei Consultori Familiari delle ASL lombarde, in cui sono stati messi a fuoco le criticità e i punti di forza relativi al percorso metodologico, agli aspetti gestionali e alle prospettive degli interventi realizzati.
I progetti hanno avuto un avvio piuttosto difficoltoso soprattutto a causa dei cambiamenti organizzativi e istituzionali connessi alla riunificazione delle vecchie USSL nelle nuove ASL: dei 96 progetti ammessi al finanziamento solo 72 sono infatti quelli effettivamente realizzati. Si tratta per la quasi totalità di progetti di durata biennale, avviati per lo più nel corso del 2000, che hanno coinvolto 180 Consultori in tutta la regione e hanno goduto di un finanziamento complessivo che ammonta a 9.587.809,43 Euro.
Rispetto alle finalità, le ASL potevano scegliere una o più aree d’intervento secondo le priorità legate ai bisogni specifici del proprio ambito territoriale. Delle quattro previste, il ‘potenziamento e riqualificazione del consultorio - integrazione èquipe, formazione, rilancio e riqualificazione attività’ è quella maggiormente perseguita (24 progetti). Altri sette progetti erano diretti sia al potenziamento che al percorso nascita, cinque sono relativi sia al potenziamento che all’interruzione volontaria di gravidanza, mentre altri tre progetti riguardano sia il potenziamento che il maltrattamento e abuso sui minori. La preponderanza di progetti tesi al potenziamento deriva dal fatto che i fondi stanziati sono stati utilizzati in molte situazioni per far continuare al meglio l’attività ordinaria, arricchendola con nuove iniziative che altrimenti sarebbero state quantomeno ritardate.
Gli ambiti di intervento più frequenti sono l’attività pediatrica - privilegiato rispetto al semplice ‘percorso nascita’ perché include una serie più ampia di azioni che non si limitano al pre e post nascita ma mirano a seguire il bambino e la sua famiglia nei primi anni di vita - e la prevenzione e presa in carico dell’interruzione volontaria di gravidanza. Troviamo poi l’immigrazione che, pur non essendo stata oggetto di una finalità specifica, è comunque posta al centro di molti progetti riferiti a tutti gli aspetti previsti. Importante sembra essere infine anche la gestione dell’affido familiare, spesso inserito nei progetti di prevenzione del maltrattamento e abuso sui minori.
Alla fine del 2000, quando ancora non tutti i progetti erano già partiti, erano state raggiunte più di 50.000 persone, più di 87.000 alla fine del 2001. La donna resta il principale utente (46.324 casi), seguita dai genitori (23.837), dai bambini 0-2 anni (21.540), dagli adolescenti (15.724) dai giovani (8.244), fruitori questi ultimi di ‘consultori giovani’ o di specifici interventi nelle scuole superiori.
Ai progetti hanno partecipato 739 operatori, tra dipendenti dell’ASL, figure di consulenti e liberi professionisti. La figura professionale più frequente è stata quella dello psicologo, soprattutto in qualità di consulente, seguita dall’ostetrica, per lo più dipendente (2001C023; SOC/7/26).

Ultimo aggiornamento: 22 aprile 2003


[Classificazione alfabetica] [Classificazione gerarchica]

Su