Gruppo di ricerca: Liliana Grancini (project leader); Stefano Della Torre (responsabile scientifico), Luigia Binda, Giovanna Alessandrini
Committente: Regione Lombardia, DG Culture Identità e Autonomie della Lombardia
Periodo di svolgimento: giugno 2000 - aprile 2001
Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca
La ricerca è parte di un progetto complessivo di
Ricerca/intervento per l’innovazione delle professionalità tecniche nel campo
della conservazione preventiva e programmata del patrimonio
storico-architettonico, nel quadro del Parco progetti, cofinanziato dalla
Regione Lombardia, dal Ministero del Lavoro e dal Fondo Sociale Europeo, che
comprendeva anche:
- i) la definizione dei profili professionali correlati;
- ii) l’approfondimento del profilo del tecnico della conservazione programmata;
- iii) un corso di formazione per tecnici della conservazione programmata;
- iv) il sostegno all’avvio di impresa per i partecipanti al corso.
Il Progetto strategico della Regione Lombardia finalizzato a realizzare il Polo Regionale della
Carta del rischio del Patrimonio culturale, avviato nel febbraio 1998, nel maggio del 1999 è entrato
a far parte dell’Accordo di Programma Quadro tra il Ministero per i Beni e le
Attività culturali e Regione Lombardia, per il coordinamento permanente
dell’insieme della politica culturale regionale e individuazione degli
interventi di interesse generale.
La Regione Lombardia, nella precedente legislatura
ha avviato un significativo processo di riqualificazione dell’intervento sugli
edifici di interesse storico-artistico, che porterà a catalogare in dieci anni
con il supporto delle province tutto il patrimonio vincolato, ma soprattutto a
diffondere gli interventi di manutenzione programmata sul territorio della
Regione.
La Carta del rischio, così come è stata pensata e realizzata nel corso degli anni dall’Istituto Centrale
del Restauro, proponendo una conoscenza del patrimonio finalizzata alla sua conservazione nel
tempo, rappresenta uno degli strumenti della "conservazione programmata",
concepita come particolare strategia di "governo
della trasformazione degli edifici", indirizzata a massimizzarne la
permanenza materiale, attuata attraverso la conoscenza, la prevenzione, il
controllo, la programmazione, la predisposizione di interventi, adeguamenti,
riparazioni.
Negli ultimi dieci anni, la logica e la cultura
della prevenzione si sono ampiamente diffuse, in tutti i campi. Lo stesso
Regolamento della legge sui Lavori Pubblici, nel richiedere, all’art.40, la
predisposizione di un Piano di manutenzione, segna un importante passaggio in
questo delicato processo di cambiamento culturale.
La ricerca affidata all’IReR affronta in particolare il
tema nella specifica logica della ottimizzazione del rapporto qualità/costo per
la diagnostica finalizzata alla conservazione programmata degli edifici
storici
(2000A019; SOC/9/11).
Ultimo aggiornamento: 6 dicembre 2001