/Abstract delle ricerche IReR
[2001] L’agriturismo in Lombardia: offerta attuale e identificazione di elementi
per un sistema di qualità
Gruppo
di ricerca:
Adolfo Carvelli (Riferimento interno IReR); Giovanni Prestini (project leader), Concetta Pugliese, Dario Volo, Gianfranco Greppi,
Roberto Marzolla, Nunzia De Nisio, Zaira Tigrino, Corrado Volpini (CELIT)
Committente: Regione Lombardia. D.G. Presidenza
Periodo di svolgimento: maggio 2000 - marzo 2001
Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca
La ricerca condotta si proponeva di individuare parametri di qualità applicabili e monitorabili nel contesto
specifico delle aziende agrituristiche. Il lavoro si è articolato per step successivi.
L’analisi della situazione dell'offerta di servizi agrituristici attraverso l'utilizzazione e la
elaborazione dei file individuali del Censimento delle aziende agrituristiche effettuata nel 1997
- unitamene a dati ISTAT, nonché a quelli forniti da varie fonti territoriali (C.C.I.A.A., Associazioni di
categoria, Province, Regione) ha permesso di definire il quadro di partenza. Nel contempo è stata condotta
un’indagine normativa a livello di Unione Europea, volta a studiare la situazione extra-italiana, avviando
momenti di confronto e di studio, in funzione di una elaborazione normativa comparabile con quella europea;
è stata data particolare attenzione all’elaborazione a livello di stati membri del
Piano di Sviluppo Rurale, in quanto i medesimi non prendono in considerazione
il concetto di agriturismo analogo a quello italiano, ma piuttosto lo riportano
ad un concetto di turismo rurale. L’analisi normativa a livello italiano, è
stata mirata ad evidenziare esperienze assimilabili a quella oggetto di studio;
tra le Regioni emerge la Toscana, quanto ad attenzione attribuita ad un settore
ormai consolidato, ma l’attenzione al concetto di qualità è nettamente
percepibile negli studi e nei regolamenti in via di applicazione, grazie anche
alle sollecitazioni ed all’attività delle Associazioni di Categoria.
In base agli elementi raccolti, si è proceduto ad elaborare una prima teorizzazione dei parametri
qualitativi applicabili al sistema delle aziende agrituristiche, che permettesse un successivo momento di
verifica e di approfondimento dei dati emersi.
La ricerca sul campo è stata sviluppata sul territorio lombardo ed ha individuato come universo di
riferimento tutte le aziende agrituristiche della Regione Lombardia e come
campione statistico il 10%.
I risultati hanno permesso non solo di verificare l’effettiva corrispondenza tra elaborazione teorica e
realtà, ma i principi alla base della medesima elaborazione sono stati ripresi
e convalidati dagli operatori stessi.
La sintesi dei risultati conseguiti si concretizza nella definizione conclusiva degli elementi
ritenuti più significativi per la definizione di una gerarchia di qualità aziendale: accoglienza;
capacità imprenditoriale; legame con il territorio; prodotti agricoli aziendali; servizi offerti;
sistemazione interna all’azienda; ordine esterno; manutenzione del verde; attrezzature agricole esposte;
tranquillità; paesaggio; segnaletica.
Secondo quanto emerso dalle verifiche territoriali e soprattutto dai colloqui con gli operatori,
la qualità dell’agriturismo deve trovare la sua matrice negli elementi fondanti
dell’impresa agricola sul territorio, cioè nel binomio imprenditore
agricolo/ambiente. Ogni intervento che rafforzerà e premierà la qualità di
questo binomio, avrà ricadute positive anche sulla qualità dell’azienda
agrituristica.
I risultati della ricerca indicano inoltre che sul territorio esiste una percentuale rappresentativa di
aziende connotate da una forte livello di imprenditorialità e di
professionalità, adeguatamente sensibilizzate e coinvolte dalle Associazioni di
categoria, disposte ad intraprendere percorsi di qualità anche molto mirati,
che portino come risultato ad una selezione qualitativa delle aziende
agrituristiche stesse, componendo una realtà di “eccellenza”. Queste aziende di
eccellenza possono di fatto diventare i comunicatori del mondo rurale verso l’esterno,
ricomponendo correttamente una storica frattura/antitesi tra urbanesimo e
ruralità, che non pochi problemi ha creato e crea al sistema produttivo
agricolo
(2000A017; E/2/25).
Ultimo aggiornamento: 8 gennaio 2002