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[1982] Gli operatori dei servizi sociali. Elementi valutativi e fabbisogni formativi

Gruppo di ricerca: Livia Pomodoro, Michele Dau, Giuliana Luna, Liliana Gualandi, Mario Colombo, Giuseppe Gario

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1982

Il processo di riforma dell'intervento socio-assistenziale si è trovato in grave crisi, a cagione della non adeguata rispondenza degli operatori e del personale in genere alle innovazioni già introdotte o da introdurre, in un contesto nel quale il ruolo del personale e degli operatori risulta condizionante per l'effettiva possibilità di conseguire gli obiettivi di riforma previsti. Il ruolo e i problemi degli operatori socio-assistenziali presentano elementi di incertezza e di ambiguità, per i seguenti motivi: - enorme frammentazione delle figure e dei ruoli professionali, spesso eccessivamente generici, o particolarmente specialistici; - cultura e mentalità prettamente "assistenzialistica" degli operatori, in gran parte provenienti dalle strutture "storiche" dell'assistenza italiana; -mentalità e formazione del personale molto settorializzate e spesso non adeguatamente professionalizzate, soprattutto per quanto riguarda gli operatori introdotti più di recente per avviare ed implementare i servizi "nuovi" (nidi, consultori, servizi domiciliari, integrazione per minori devianti); - sostanziale crisi di identità professionale e motivazionale di molti operatori sociali, di vecchia o nuova immissione. Appare quindi necessario individuare nuove e più articolate politiche del personale, che garantiscano sufficiente flessibilità a servizi non facilmente schematizzabili, utilizzando anche il volontariato e il semivolontariato. La ricerca si è sforzata di costruire, attraverso una rilevazione campionaria, un quadro conoscitivo del personale attualmente in servizio presso le sedi d'intervento assistenziale nell'ambito della Regione Lombardia, per individuare: caratteristiche strutturali e qualitative; provenienza formativa e professionale; servizi e mansioni effettivamente svolte; grado di soddisfazione e motivazione individuale; carenze e problemi circa la propria condizione professionale e relativi all'assetto dei servizi ed ai rapporti con l'utenza. Sul piano metodologico l'indagine ha realizzato: - una rilevazione campionaria rappresentativa di operatori socio-assistenziali, svolgendo circa 500 interviste differenziate secondo le aree territoriali e i servizi e le mansioni effettivamente svolte; - un'articolata raccolta di informazioni e di dati sulla organizzazione dei servizi sociali e le politiche del personale presso un "panel" regionale rappresentativo di Enti locali; - la raccolta e la selezione di esperienze innovative di particolare rilevanza. Il campione degli operatori soggetti di intervista è stato opportunamente bilanciato in relazione alla vasta gamma di servizi socio-assistenziali esistenti, alla vasta tipologia di operatori di servizi socio-assistenziali esistenti, al diverso percorso di accesso alla professione di operatore socio-assistenziale. L'indagine conferma in larga misura le ipotesi di partenza della ricerca, soprattutto con riferimento alla situazione professionale e motivazionale degli addetti del settore. La mole dei dati raccolti è di tale ampiezza, in termini sia qualitativi che quantitativi, da rendere pressoché impossibile una sintesi sommaria. In generale va sottolineato che la ricerca evidenzia l'elevata problematicità dell'intero settore socio-assistenziale e l'urgenza di adeguati interventi di riordino. In particolare lo studio offre analisi approfondite degli operatori dei servizi socio-assistenziali in Lombardia sotto i seguenti profili: -la posizione familiare e sociale degli operatori; -i percorsi formativi (di base e specifici) degli operatori e le esigenze di ulteriore formazione; -gli elementi strutturali del lavoro degli operatori, con riferimento alla loro articolazione nelle strutture socio-assistenziali e negli enti, ai meccanismi di accesso, all'orario, alle funzioni, all'aggiornamento professionale; - gli atteggiamenti, le motivazioni e le opinioni nei confronti del lavoro (motivazioni personali, crisi della figura e dell'identità professionale dell'operatore sociale, lavoro e soddisfazione, propensione alla mobilità, opinioni ed atteggiamenti più generali circa il lavoro); - le opinioni, l'integrazione e la partecipazione in ordine ai rapporti tra operatori e società, articolati sui temi della famiglia, dell'associazionismo, del lavoro gratuito e/o volontario, degli obiettivi sociali, dei gruppi sociali in condizioni precarie, della responsabilità nella promozione e realizzazione dei servizi, delle interrelazioni con i servizi sanitari, dell'organizzazione capillare dei servizi.

I risultati dell'indagine svolta hanno elevata rilevanza per un duplice ordine di motivi: perché consentono di costruire uno spaccato molto articolato di un settore che negli anni recenti ha subito profonde trasformazioni e tensioni; per l'enorme quantità di informazioni disponibili, tale da poter consentire un efficace avvio di progettazioni operative nella programmazione e gestione del settore. L'utilità scientifica è dunque riscontrabile soprattutto sul piano conoscitivo e valutativo delle diverse figure professionali presenti nei servizi, mentre l'utilità pratica può essere verificata attraverso una divulgazione dei risultati al fine di riavviare, anche tra gli operatori, la riflessione sui problemi di riorganizzazione professionale. (X,SOC/7/2)

Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2001
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