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[1989] Il turismo di affari nella città di Milano: analisi della domanda e dell'offerta

Gruppo di ricerca: Adolfo Carvelli, Flavio Boscacci, Roberta Capello, Giovanni Vigano', Giorgio Scaramellini, Ariter, Sondrio

Dati di pubblicazione : Milano, Comune di Milano-Provincia di Milano, 1989 (Oetamm, 13)

La ricerca "fa il punto" sulla natura del flusso di operatori a Milano e sull'apporto dato da questo settore allo sviluppo complessivo, con l'obiettivo specifico di individuare la dimensione del flusso di operatori economici che gravita annualmente su Milano; identificare le aree professionali più interessate da tale flusso; valutare gli specifici campi di interesse degli operatori economici; definire un quadro esaustivo dell'offerta di servizi e individuarne la rispondenza quali-quantitativa ai bisogni espressi dall'utenza; valutare il volume complessivo della spesa per il turismo d'affari e dell'indotto economico e occupazionale; definire uno scenario dei servizi telematici proponibili.

L'analisi dell'offerta considera i servizi generali (ospitalità, comunicazione, trasporti e tempo libero) e i servizi specialistici (organizzazione di convegni, interpreti, spazi espositivi, PR); l'analisi della domanda si fonda invece su informazioni ricavate da un'indagine diretta non campionaria. La consistenza annuale del flusso turistico per affari verso Milano città è stimabile in 3.449.000 arrivi pari a 4.967.000 presenze.

1.380.000 sono gli operatori che trovano sistemazione negli alberghi o in altri alloggi (40% del flusso totale e 58% delle presenze complessive di operatori economici in città ). Gli operatori stranieri costituiscono il 22% del totale e per oltre il 50% provengono da Germania e Inghilterra. Riguardo alle professioni, il 36% degli operatori appartiene all'area commerciale, il 26% all'area direzionale, il 26% all'area tecnica, il 13% all'area della consulenza. Dall'indagine emergono interessanti indicazioni e richieste, quali la necessità di incentivare le presenze per affari mediante la predisposizione di offerte vantaggiose dirette ai familiari degli operatori e la messa a punto di pacchetti di proposte del tipo affari/shopping/cultura e affari/shopping/spettacoli; la costituzione di un'agenzia comunale alla quale rivolgersi per convegni, congressi, esposizioni, soggiorni per affari e prenotazione spettacoli; una miglior valorizzazione delle mete turistiche di Milano e dintorni; il miglioramento del rapporto prezzo/qualità in esercizi alberghieri, ristoranti e taxi; l'incremento del numero delle stanze negli alberghi di categoria intermedia; la costruzione di un palazzo dei congressi ad elevata ricettività e il potenziamento delle sedi congressuali esistenti; il miglioramento della viabilità e lo snellimento del traffico; il potenziamento dei parcheggi per automobili; un maggior scaglionamento nell'arco dell'anno di fiere, meetings e congressi; la modifica degli orari d'apertura dei negozi. Nel 1988 la spesa diretta complessiva generata dal turismo d'affari a Milano è valutata in 2093 miliardi (43% organizzazione di fiere, mostre e mercati; 0,9% organizzazione di congressi; 56% spese di soggiorno); tale spesa ha attivato una quantità di produzione interna al sistema economico lombardo pari a 2883 miliardi di lire, cui corrispondono 1650 miliardi di valore aggiunto, e un effetto occupazionale valutato in 49.000 unità. (X,GEN/20/13)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
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