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[1981] I servizi per lo sviluppo dell'agricoltura la situazione lombarda

Gruppo di ricerca: Flavio Boscacci, Arnaldo Cervato, Ennio Galante, Filippo Lalatta, Francesco Lechi, Gesualdo Sovrano Pangallo, Cesare Sala, Giuseppe Succi

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1981

La ricerca fornisce un quadro dettagliato dei centri di servizi presenti in regione, orientati alla ricerca, sperimentazione, assistenza e consulenza tecnica, all'informazione e divulgazione e alla formazione professionale in agricoltura, ne qualifica la consistenza e il funzionamento e confronta l'utilità dell'esistente in rapporto ai bisogni attuali e a quelli previsti della nostra agricoltura. Dati e informazioni relativi al tema non essendo che in minima parte disponibili in fonti ufficiose, si è fatto ampio ricorso all'indagine diretta; i soggetti intervistati sono i centri di produzione dei servizi e gli imprenditori agricoli.

Tre distinte analisi sono state condotte: 1, presso i centri pubblici e parapubblici della ricerca e della divulgazione-assistenza tecnica; 2, presso le imprese di produzione e commercializzazione dei mezzi tecnici per l'agricoltura; 3, presso un campione qualificato di aziende agricole stratificato in rapporto all'orientamento produttivo prevalente, alla dimensione e all'ubicazione territoriale.

Le indagini dirette hanno affrontato i quattro fondamentali "insiemi" nei quali si articola il settore (centri e uffici pubblici; enti sindacali e di categoria; centrali cooperative; imprese produttrici e distributrici di mezzi tecnici per l'agricoltura) ciascuno dei quali mantiene una rete di varia specializzazione, dimensione e qualificazione ma non sempre funzionale.

I risultati sono per alcuni versi scontati, per altri sorprendenti: contrariamente a quanto comunemente si pensa, grandi risorse finanziarie pubbliche e private sono investite per lo sviluppo tecnico dell'agricoltura in Lombardia; si conferma invece che le fonti e i mezzi di informazione, aggiornamento e assistenza tecnica utilizzati dagli agricoltori sono nell'ordine: le case produttrici e distributrici di mezzi tecnici, i consorzi agrari e le organizzazioni professionali, gli ispettorati provinciali dell'agricoltura, con una netta prevalenza delle prime due fonti riguardo all'assistenza tecnica.

Si constata infine che il sistema agricolo lombardo non ha ancora sviluppato la capacità di formulare esplicitamente la propria domanda di innovazione e che molte volte la domanda esplicita proveniente dalle forze sociali non trova adeguata risposta nel pur robusto sistema di offerta.

Emerge da ciò una valutazione critica che dovrebbe orientare l'Amministrazione regionale, nel momento in cui è stimolata anche da una precisa iniziativa comunitaria di finanziamento della divulgazione, a procedere sulla strada della programmazione delle attività pubbliche orientandole anzitutto ad utilizzare meglio le risorse esistenti. In questa direzione dovrebbero contribuire la generale ristrutturazione degli uffici regionali e la affermazione della pianificazione zonale agricola cui dovrebbero essere legati i piani di sviluppo aziendali fondati su una più veritiera e utile contabilità.

La ricerca, pur non entrando nel merito del dibattito sulla gestione pubblica o privata dei servizi di assistenza e consulenza, sottolinea la necessità che si completi la rete delle strutture fisiche di supporto alle attività di servizio e che venga sciolto il groviglio di competenze che attualmente penalizza la professionalità di gran parte del personale impiegato. (x,E/3/1)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
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