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[1986] La metropoli finanziaria. Terza conferenza internazionale

Gruppo di ricerca: Charles A. Goodhart, W. Easley Hamner, Giancarlo Mazzocchi, Mario Monti, Dick Netzer, Angelo Porta, Gonther Rath, Jack R. Revell, Tadeusz M. Rybczynski, Alexander Swoboda, Francesco Cingano, Bruno Colle, Antonio Confalonieri, Ettore Fumagalli, Giuseppe Guzzetti, Carlo Peretti, Lucio Rondelli, Carlo Tognoli, Jody Vender, Guido Roberto Vitale

Dati di pubblicazione : Milano, Angeli, 1986 (Progetto Milano, 3)

Con la terza Conferenza internazionale il Progetto Milano affronta uno dei temi centrali della problematica metropolitana e della correlata problematica dello sviluppo, nella loro attuale configurazione alla luce della crisi dei precedenti meccanismi di crescita sostanzialmente quantitativi. Mario Monti e Angelo Porta nella loro relazione su Milano centro finanziario analizzano la dominanza, il dinamismo e l'attrattività di Milano come piazza che ha svolto e svolge tuttora un ruolo di apprendimento e diffusione dell'innovazione nell'ambito delle attività finanziarie.

Con un'incidenza di circa un quarto sull'interscambio commerciale italiano con l'estero, l'area milanese costituisce la punta di diamante della finanza internazionale italiana. In quanto tale, Milano può e deve guidare il miglioramento della posizione del paese nella produzione e nel commercio mondiale di servizi finanziari. Si tratta di una prospettiva necessitata, poiché la crescita dell'economia e della società italiana passa anche attraverso l'attivo inserimento nella nuova divisione internazionale del lavoro, secondo una strategia di cui Monti e Porta individuano le componenti sia nei comportamenti degli operatori finanziari milanesi, sia nelle decisioni delle autorità nazionali per quanto concerne la disciplina del bilancio pubblico e la liberalizzazione valutaria.

Come le relazioni degli esperti e studiosi stranieri intervenuti alla Conferenza documentano, molto del nostro futuro sviluppo dipenderà dalla realizzazione di importanti progressi verso la liberalizzazione valutaria e dalla riduzione degli eccessivi squilibri della finanza pubblica. Molto inoltre dipenderà dalla capacità dei vari attori milanesi a rappresentare le ragioni di una politica finanziaria proiettata verso la dimensione internazionale.

Sotto questo profilo il Progetto Milano ha offerto occasione e stimolo ad un confronto di analisi e di posizioni tra i protagonisti della finanza milanese e nazionale, numerosi dei quali sono intervenuti direttamente alla Conferenza con gli importanti contributi pubblicati nella seconda parte del volume, dai quali risulta come Milano stia affrontando "in prima persona" alcuni cruciali dilemmi tra loro interdipendenti, che ne fanno il punto di riferimento anche per quelle innovazioni urbanistiche e di infrastrutturazione tecnologica che rendono possibile il funzionamento delle nuove reti d'affari. La primaria importanza di Milano nelle transazioni finanziarie con l'estero testimonia infine il ruolo della metropoli lombarda quale riferimento per le imprese che operano a livello internazionale, sia con le attività commerciali sia con gli investimenti diretti. Milano costituisce l'interlocutore privilegiato di quelle imprese che rappresentano la leva strategica dell'internazionalizzazione dell'economia italiana ed assume perciò un ruolo del tutto particolare nella crescita internazionale dell'economia e della cultura imprenditoriale del nostro paese. (x,GEN/6)

Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2001
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