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[2000] Realizzazione di un sistema di informazioni per il monitoraggio dell’autonomia scolastica in Regione Lombardia

Gruppo di ricerca: Alberto Ceriani (project-leader), Romina Majello, Isabella Sara Inti, Carlo Enrico Rossi (CESDES)

Committente: D.G. Giovani, formazione professionale, lavoro e sport

Periodo di svolgimento: dicembre 1998 - marzo 2000

Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca

Il progetto si è proposto due livelli di risultato: il primo connesso alla predisposizione del Piano regionale di dimensionamento della rete scolastica, il secondo al monitoraggio delle esperienze di autonomia in corso nelle istituzioni scolastiche per verificarne caratteristiche e potenzialità.
A supporto del Gruppo di lavoro della D. G. Giovani, formazione professionale, lavoro e sport, incaricato della redazione del Piano regionale, sono state garantite:
- la verifica dei piani provinciali di dimensionamento della rete scolastica;
- la verifica della stabilità dimensionale delle istituzioni scolastiche definite nei piani provinciali provvisori;
- la mappatura delle localizzazioni previste per le future unità scolastiche autonome;
- la costruzione di un'essenziale anagrafe delle future istituzioni scolastiche autonome, uno scenario demografico per la Lombardia riguardante le leve in età scolare.
Per il secondo livello, il monitoraggio dell’autonomia, sono state approfondite le esperienze riguardanti gli istituti comprensivi statali (ICS) ottenuti dalla fusione della scuola di base, dalla materna alla scuola media inferiore, importanti nell’ordinamento scolastico regionale per la forte crescita del loro numero. In relazione alle condizioni di tenuta e consolidamento delle scuole verticalizzate la ricerca ha messo in risalto l’importanza fondamentale della figura del dirigente: ad esso è richiesto un impegno organizzativo piuttosto complesso per portare a regime un nuovo tipo di scuola ed applicare simultaneamente le nuove normative dell'autonomia con tutte le incertezze esistenti. Circa la tempificazione del progetto globale e dei sottoprogetti che compongono l’avvio di un ICS si può prevedere un tempo minimo di avvio di due anni, facilmente dilatabile a tre.
Particolarmente rilevanti anche gli aspetti che riguardano la pianificazione di insieme dell’avvio del comprensivo e la chiara definizione dei ruoli in cui si articola l'attività dell'istituto. Anche il sistema di comunicazione di un ICS è più difficile da gestire di quello di una singola scuola, per la dispersione delle diverse sezioni in località separate e spesso distanti fra di loro e per le diverse abitudini radicate in operatori che hanno utilizzato in passato diverse modalità di coordinamento.
Per favorire la continuità verticale, le esperienze più avanzate hanno previsto incontri periodici fra i docenti dei diversi ordini per lo sviluppo di una conoscenza reciproca sul piano professionale e per la realizzazione di una forte coesione didattica ed operativa fra tutti i docenti della scuola. Gli ICS che hanno raggiunto un buon grado di efficacia e di efficienza ricevono sostegno dal clima relazionale, dalla facilità con cui sono vissuti effettivamente i rapporti interpersonali in tutte le combinazioni possibili: fra il dirigente e tutti gli altri dipendenti della scuola, fra i docenti e i docenti, fra i genitori e gli insegnanti
È inoltre importante il rapporto tra la scuola e la comunità locale. Per poter sviluppare una politica educativa coerente con le caratteristiche del contesto in cui si colloca l'ICS insieme ai rapporti ufficiali tenuti con gli Enti Locali, è importante che tutti i docenti di questo tipo di scuole si familiarizzino con le caratteristiche socio-economiche e culturali della comunità servita dalla scuola e con le potenzialità presenti nelle associazioni culturali, sportive, sociali e religiose, oltre che nelle imprese locali.
Vengono indicati infine i processi di rafforzamento utili agli istituti comprensivi: l'integrazione dei docenti sul piano didattico ed organizzativo; i rapporti con il territorio intesi come capacità di stipulare e rispettare accordi, convenzioni, progetti; la qualità della gestione amministrativa; la soddisfazione delle parti interessate (alunni, famiglie, docenti, personale amministrativo e territorio). (99.10; SOC, 8, 29)


Ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2001
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