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[2002] Monitoraggio, analisi e valutazione dei piani territoriali di intervento e dei progetti finanziati dalla Legge 285/97. Piano di attività 2001-2002

Gruppo di ricerca: Elvina Degiarde e Daniela Gregorio (Project leader); Federico Denti, Cinzia Dosso (attività di monitoraggio e studio di valutazione); Consorzio Archidata (monitoraggio su web); Alessandra Camerini, Ilaria Cassinotti, Cristina Colombo, Anna Gadda, Claudia Lobascio, Ruggero Zana (interviste).

Committente: Regione Lombardia, D.G. Famiglia e solidarietà sociale

Periodo di svolgimento: settembre 2001 - dicembre 2002

Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca

Lo studio fa parte di un ampio programma di attività condotto dall’IReR per conto della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale, che ha prodotto: 

- Monitoraggio intermedio e finale dei piani territoriali e dei progetti finanziati nel primo triennio di attuazione della L.285/97, i cui risultati sono stati pubblicati dalla Regione Lombardia nella relazione sul “Terzo anno di attuazione in Lombardia”, maggio 2002; 

- Seminari di presentazione del piano di lavoro e discussione delle metodologie prescelte con i referenti degli ambiti territoriali di intervento; 

- Seminario di formazione con le Regioni partner Veneto e Piemonte, rivolto ai referenti degli ambiti territoriali di intervento, ai responsabili di progetto degli Enti capofila, ai responsabili delle ASL; 

- Primo monitoraggio dei piani territoriali e dei progetti finanziati nel secondo triennio di attuazione della L.285/97, che ha comportato: 

        - Predisposizione di nuovi strumenti di rilevazione e definizione di un sistema automatico di aggiornamento e di rendicontazione dei piani territoriali di intervento; 

        - Creazione di pagine web situate sul sito della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale; 

        - 5 edizioni di un seminario di formazione ai referenti degli ambiti territoriali di intervento, ai responsabili di progetto degli Enti capofila, ai responsabili delle ASL per l’utilizzo dei nuovi strumenti informati attivi sul web.

Lo studio di valutazione, relativo al primo triennio della L. 285/97 in Lombardia, ha visto la realizzazione di 74 interviste in profondità a singoli referenti di Comuni, Province, Comunità Montane, rappresentanti dei Servizi Famiglia della ASL, esponenti del Terzo Settore ed operatori delle istituzioni scolastiche. Successivamente sono state raccolte le impressioni di Amministratori degli Enti Locali e di rappresentanti del Terzo Settore nel corso di due focus-group. Riepilogando i principali risultati, va osservato come, inizialmente, il processo di attuazione del primo Piano triennale sia stato caratterizzato da una serie di criticità ed ostacoli operativi, anche a seguito dell’approccio innovativo derivante dall’impianto della legge. L’attuazione ha quindi richiesto un notevole sforzo organizzativo allo scopo di assicurare il rispetto delle modalità di programmazione ed attuazione degli Accordi di Programma. Le difficoltà riscontrate in fase di avvio hanno prodotto, ovviamente, alcuni effetti negativi sia sulla progettazione che sull’attuazione degli interventi. Va tuttavia evidenziato come nel corso dell’intero triennio in varie situazioni, si siano progressivamente innescati percorsi di riflessione che hanno portato ad una revisione dei criteri adottati ed alla ricerca di nuove modalità operative, in grado di consentire un progressivo miglioramento nel processo di attuazione degli interventi. Progettazione e realizzazione si sono quindi spesso sovrapposte in un processo dinamico di scelte e di riflessioni sulle azioni intraprese e da intraprendere. Secondo la maggior parte dei diversi soggetti coinvolti la legge ha rappresentato una sfida e una grossa opportunità di cambiamento, sia a livello di miglioramento dei processi di interscambio comunicativo, che di collaborazione a livello interistituzionale e territoriale. In gran parte del territorio, ha costituito infatti un’importante occasione di miglioramento delle politiche del settore, consentendo il potenziamento delle risorse locali in un’ottica di prevenzione e agendo inoltre come “volano di innovatività”, nel favorire la riorganizzazione delle politiche pubbliche per l’infanzia e l’adolescenza anche attraverso la sperimentazione e l’acquisizione di nuovi strumenti e metodologie operative, la condivisione di risorse ed esperienze e l’integrazione tra i diversi servizi e agenzie territoriali. L’acquisizione di questi risultati ha richiesto un notevole impegno agli operatori coinvolti, rappresentando una parte significativa del successo dei progetti. Nonostante una certa debolezza dell’azione di coordinamento ed una conseguente difficoltà nel garantire il collegamento tra le varie azioni ed attività, l’analisi ha posto in luce che esistono margini di miglioramento ancora molto ampi, tenendo presente che ogni mutamento nell’operatività richiede un supporto organizzativo adeguato, in grado di assicurare un coordinamento stabile ed efficace, una condivisione degli obiettivi, dei ruoli e dei compiti, prerequisito fondamentale per la definizione di una corretta strategia di implementazione. (2001C024; SOC/6/11; SOC/6/13).

Ultimo aggiornamento: 13 novembre 2003


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