/Abstract delle ricerche IReR
[2001] Programmazione negoziata e programmazione regionale
Gruppo
di ricerca:
Alberto Ceriani (Project leader); Marco Nicolai, Marco Contardi, Francesco Monaco e Alessandra Tabacco (Finlombarda)
Committente: Regione Lombardia, D.G. Presidenza
Periodo di svolgimento: maggio 2000 - maggio 2001
Dati di pubblicazione: IReR - Rapporto di ricerca
La programmazione negoziata è uno strumento finalizzato alla promozione e allo sviluppo del territorio che si
realizza attraverso la collaborazione tra le istituzioni e parti sociali
coinvolte a vario titolo. Con la definizione di un nuovo strumento di
programmazione negoziata la ricerca intende offrire una prima risposta, al
problema dell’efficacia delle politiche di sviluppo locale, soprattutto con
riferimento al sostegno delle aree più svantaggiate del territorio regionale.
L’obiettivo istituzionale è duplice: da una parte, consentire una gestione coordinata degli strumenti di
programmazione “alta” (Piano di sviluppo regionale, Intesa Istituzionale di
Programma, Documenti di programmazione comunitaria), dall’altra, favorire e
incoraggiare il protagonismo “dal basso” di tutti i soggetti pubblici e privati
interessati ai problemi dello sviluppo territoriale.
Nel rapporto si ipotizza la creazione di un tavolo tecnico in cui partecipa la Regione, coordinato
dall’amministrazione provinciale con il compito di raccogliere e mediare le
posizioni e gli interessi tra gli enti locali e gli attori che aderiscono al
progetto integrato di sviluppo territoriale. La Regione favorisce l’attuazione
degli obiettivi della programmazione regionale, dell’Intesa Istituzionale di
Programma fra Stato e Regione e della programmazione comunitaria mediante
l’approvazione di Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) e l’attuazione
di progetti integrati di sviluppo territoriale (PIST).
Il primo livello di programmazione (AQST) riguarda ambiti interprovinciali, provinciali e
sub-provinciali per perseguire finalità connesse alla realizzazione di
particolari tipologie di programmi di intervento. La giunta regionale, con
apposita deliberazione dovrà disciplinarne modalità di attuazione, con
particolare riferimento all’identificazione dei seguenti profili:
a) identificazione dei soggetti proponenti;
b) modalità di coordinamento degli stessi;
c) reperimento della provvista finanziaria;
d) definizione dei criteri di allocazione della provvista;
e) modalità di approvazione, valutazione e monitoraggio degli interventi previsti e dei relativi flussi di spesa;
f) ogni altro elemento atto a garantire l’effettiva operatività dello strumento.
Il secondo livello di programmazione culmina nell’approvazione di Progetti Integrati di Sviluppo
Territoriale (PIST), i quali vanno definendosi sulla base di una vasta azione
di promozione che vede protagonisti i diversi soggetti pubblici, privati e di
terzo settore, espressione del partenariato istituzionale, economico e sociale
del territorio regionale. Tali Progetti, promossi e negoziati da soggetti
locali a partire dalle esigenze espresse dal territorio di riferimento, saranno
coordinati e formalizzati dalle province in apposite sedi di confronto, con la
partecipazione della Regione, il cui ruolo di garanzia assicurerà coerenza di
obiettivi ed effettività di risultati.
Norme ad hoc e procedure di armonizzazione potranno essere previste in ordine alle problematiche di conformità dei
progetti con le disposizioni di piani urbanistici territoriali e piani di
tutela ambientale, culturale e del paesaggio. I Progetti Integrati inseriti
nell’ambito di Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale, assumono carattere
prioritario, ai fini del finanziamento delle misure in esse inserite, rispetto
a tutti gli altri strumenti di programmazione regionale afferenti ai temi dello
sviluppo locale, si tratti di programmi comunitari ovvero di programmi di
sviluppo della montagna, interventi diretti a sostenere distretti produttivi
piuttosto che misure dedicate alla riqualificazione professionale ovvero
finalizzate alla valorizzazione delle risorse culturali e naturali del territorio
regionale. (2000A003; IST/79)
Ultimo aggiornamento: 19 ottobre 2001